Il centrocampista dell'Udinese Valerio Verre, rientrato dal prestito al Perugia, è stato presentato ufficialmente nella sala stampa dello stadio Friuli. Ecco le sue parole rilasciate ai cronisti.

Quali sono le prime sensazioni di questo ritiro?
"Sono sensazioni buone. Lavoro con ragazzi e giocatori molto forti. A Perugia è stata un'esperienza bella, positiva e di crescita, perché mi ha permesso di approcciarmi bene a questo ritiro con l'Udinese".

Pensi di restare a Udine?
"Mi sto allenando duramente tutti i giorni. Metto sempre tutto quello che ho in campo, poi le situazioni sono in continua evoluzione e decideremo quando sarà il momento cosa succederà nel prosieguo della stagione".

Quanta voglia hai di convincere Colantuono?
"Tanta perché sono in serie A e in un club prestigioso. Io mi giocherò sempre tutte le carte che ho a disposizione. Non mancherò mai di dare il massimo per convincere il mister a farmi giocare e la società a tenermi qui".

Quale è stato il tuo processo di crescita?
"Ho fatto i primi passi alla Romulea. A 11 anni mi ha preso la Roma, con cui ho fatto tutta la trafila delle giovanili. Ho giocato con bravi giocatori, su tutti Florenzi. Spero di poter anche io affermarmi in serie A e voglio farlo con la maglia dell'Udinese".

Descrivi le tue caratteristiche.
"Mi trovo bene in un centrocampo a 3 come interno sinistro, ma anche come centrale. Io sono sempre a disposizione del mister per qualsiasi ruolo voglia farmi interpretare".

Hai parlato con Stramaccioni prima di tornare qui?
"Non l'ho sentito in questi due anni. Mi spiace per come è andata la sua avventura qui, ma sono sicuro che si riscatterà nelle prossime stagioni".

Segui le orme di qualche calciatore?
"Essere paragonati ai campioni attuali fa sempre tanto piacere. Io cerco di prendere da questi grandi centrocampisti, come Hamsik e Marchisio, le cose migliori e cercare di riproporle in campo. Diventare come loro per me sarebbe il top".

Con chi hai stretto di più in questi giorni?
"Sono tutti grandi calciatori e soprattutto bravissime persone, sempre pronte a coinvolgerti, per questo sono rimasto molto impressionato".

Pensi che in Italia ci siano troppi stranieri?
"Non credo, perché è giusto che giochi chi possa dare di più alla squadra. L'importante non è mai il singolo, ma nel complesso il bene della squadra".

Sezione: Notizie / Data: Gio 23 luglio 2015 alle 12:30 / Fonte: udinese.it
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @FDigilio
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