Lunga intervista di Cyril Thereau ai microfoni del Messaggero Veneto. Il centravanti francese, che in coppia con Zapata e assieme ai volti nuovi proverà a non far rimpiangere Totò Di Natale, ha fatto un passo indietro, al moment del suo arrivo in bianconero: "Udine fino a due anni fa era una piazza che arrivava stabilmente nei primi sei posti e io volevo giocare in Europa. Il guaio è che non abbiamo avuto più Totò che segnava 30 gol a stagione. Che il Chievo ci sia arrivato davanti non mi dispiace, il problema è che l’Udinese non ha mai espresso tutto il suo potenziale", come anche lui stesso: "Sono un giocatore che ha bisogno di essere al 100% della condizione perchè ho uno stile di gioca che mi porta a muovermi molto. C’è anche poi un aspetto mentale che pesa, ma sia chiaro che non scelgo le partite in cui giocare bene anche se è vero che con avversari meno importanti rendo poco". Delle due stagioni trascorse assieme a Di Natale gli resterà "tanto. Lui era bello solo a vederlo giocare. Purtroppo avrei dovuto arrivare due anni prima perchè avevamo le caratteristiche per integrarci bene". Ora però c'è Zapata: "Entrambi dobbiamo stare al top per rendere. Sulla carta siamo una coppia da 25-30 gol. Sarà importante fare una buona preparazione senza intoppi. Gioco troppo lontano dalla porta? Questo è un appunto che mi facevano sempre Di Natale e anche gli allenatori che ho avuto.

Forse è così, ma è il mio modo di stare in campo, per fare gol devo muovermi e partire da lontano". La concorrenza sembra comunque essere aumentata: "Da quando sono in Italia è sempre stato così. Al Chievo c’erano Paloschi e Pellissier, il primo anno a Udine la coppia titolare doveva essere Di Natale-Muriel. Comunque più giocatori bravi ci sono e più ne trae beneficio la squadra. Iachini? Con il mister ci stiamo conoscendo. Siamo solo all’inizio, ma posso dire che già nella prima mezzora giocata con i russi del Krasnodar ho avuto la sensazione che la squadra sapesse cosa fare". Tra i volti nuovi ci sono anche Fofana ed Harbaoui: "Fofana ha qualità fisiche. Deve crescere tatticamente e capire come funziona il calcio italiano. Harbaoui è molto abile nelle sponde e nel difendere palla". Il centravanti francese ha anche confermato l'interesse dell'Atalanta, ma ha voluto sottolineare: "Io a Udine sto bene, mi sento un giocatore importante e ho massimo rispetto della società. Ci sono le condizioni per pensare esclusivamente al calcio". Chiusura, poi, sulla strage di Nizza: "Credo che questo sia il risultato della politica europea e statunitense nei Paesi arabi. Ho la sensazione che ci vorrà molto per risolvere il problema e mi auguro che, per riuscirci, la Francia non debba trasformarsi in un Paese militarizzato come lo è oggi Israele".

Sezione: Notizie / Data: Lun 25 luglio 2016 alle 11:00
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @FDigilio
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