Ospite della trasmissione Udinese Tonight, condotta da Gabriele Schiavi su Udinese Channel, l'attaccante bianconero Cyril Thereau parlato del momento bianconero e della sua esperienza in Friuli: "Sono contento di essere arrivato qui. All'inizio l'ambientamento era difficile, ma è stato rapido e mi sono inserito bene".

Partiamo dal tuo arrivo in Italia e dalla tua lunga parentesi al Chievo. Come ti sei trovato a Verona?

"Mi sono sentito subito bene in Italia. Verona è una piazza ottima per imparare il calcio italiano. E' una famiglia con il presidente sempre vicino a noi. L'obiettivo loro è la salvezza.

Cosa hai provato appena ti è arrivata la chiamata dell'Udinese?

"Quando mi ha chiamato l'Udinese ho detto al mio agente di spingere perchè mi vedevo bene qui, in una squadra che gioca con una punta e un trequartista o comunque in modo da darmi spazio. Sapevo che sarebbe stato difficile conquistare la maglia da titolare, Totò Di Natale e Luis Muriel sono ottimi giocatori. Ma ho avuto modo di provare il mio valore e sono contento. E' importante la fiducia che ho avuto dalla società e dal mister: voglio ripagarli per questo".

Che differenza c'è nel giocare con Muriel piuttosto che con Di Natale?

"Giocare con Luis è diverso perchè abbiamo le stesse caratteristiche: anche a me piace partire da dietro, alternare il ruolo di seconda punta. Totò invece mi permette di trovare spazi perchè si porta via sempre un paio di difensori. Siamo compatibili sulle giocate, io lo cerco e l'intesa, giocando assieme, non può che migliorare".

In che ruolo ti trovi meglio?

"Ho giocato in tutte le posizioni. Corini al Chievo mi ha fatto fare la punta centrale nel 4-3-3, ma io non mi sentivo sicuro. Lui mi diceva di giocare come mi sentivo. Qui ho trovato un altro modo di giocare ma sento di poter sfruttare al meglio le mie qualità"

Nella tua migliore stagione al Chievo gai realizzato 11 gol, adesso ti sei prefissato un obiettivo a livello di realizzazioni?

"Spero di andare in doppia cifra. Questo è l'obiettivo minimo. Spero comunque di superare il mio record di 11 gol. Un problema è che mi piace troppo essere al centro del gioco e questo mi leva dal centro dell'area. Adesso sto un po' più avanti e sono più vicino alla porta".

Il tuo gol più bello con l'Udinese?

"Difficile scegliere. Quello che mi ha fatto più effetto è stato il primo, fuori casa all'Olimpico contro la Lazio".

Parlando del momento bianconero, a Palermo è arrivata una risposta da parte vostra dopo la sconfitta con il Genoa?

"Dovevamo tornare la squadra cattiva, difficile da battere. Peccato per l'infortunio di Widmer, Stramaccioni aveva preparato tatticamente la partita con lui. La sua uscita ci ha un attimo sbilanciato, ma poi ci siamo assestati. Anche grazie a Karnezis".

In passato hai avuto esperienze in Francia, Belgio, Romania, quale quella più importante?

"Quella europea con il Bucarest, dove ho conosciuto il calcio professionista e ho fatto una grande esperienza, giocando anche in Champions. Non ho fatto una scuola calcio, ma sapevo che avrei fatto il calciatore. Ne ero convinto".

Il giocatore a cui ti ispiri?

"Prima era Zidane, francese. Poi il brasiliano Ronaldo. Ma penso che nel calcio solo 20/30 calciatori sono fortissimi, gli altri lo possono diventare con la dedizione. Zlatan Ibrahimovic è quello più forte contro cui ho giocato".

Capitolo allenatori: chi il tuo prediletto?

"Con Corini avevo un rapporto diretto, mi ha fatto imparare tanto"

Cosa ne pensi di Stramaccioni?

"Assomiglia a Corini per l'età, per la passione del calcio e per il modo di parlare, per me molto comprensibile e l'intesa è migliore. Con Strama non ho giocato subito, ma non ci sono rimasto male per non essere titolare perchè mi sono sempre sentito al centro del suo progetto. Appena arrivato mi dovevo adattare, qui il calcio è molto più intenso che in Belgio".

Perché hai scelto il numero 77?

"A mio fratello piaceva il 7. L'ho provato una volta il 77 e poi l'ho tenuto".

E' quell'esultanza particolare?

"Tutto è nato da un gioco tra amici, cercavo un esultanza curiosa e l'ho trovata".

Come ti trovi a Udine?

"Bene. Vivo in centro, mi trovo bene. La gente è tranquilla, come a Verona. Sto bene qui. E' venuta a trovarmi anche mia mamma e anche a lei la città è piaciuta".

Con il Chievo, sarai il grande ex. Che partita sarà?

"Ho visto che hanno ritrovato compattezza di squadra, lasciano pochi spazi. Hanno ottenuto una importante vittoria in casa, ma se giochiamo come contro l'Atalanta potremo fare un risultato importante. Non dobbiamo però sottovalutarli. Mi farà tanto piacere rivedere i miei ex compagni".

Sezione: Notizie / Data: Gio 13 novembre 2014 alle 12:00 / Fonte: udinese.it
Autore: Ivan Cagnucci
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