Dopo le brutte sconfitte subite dall'Udinese contro il Parma e contro il Palermo Andrea Stramaccioni era salito sul banco degli imputati ed il suo futuro in bianconero sembrava essere davvero segnato. Dopo un periodo decisamente no e alcune brutte gare giocate Strama, nel confronto con coloro i quali lo avevano voluto in estate cioè Gino e Giampaolo Pozzo, aveva ricevuto degli ordini ben precisi per una sorta di esame lungo otto partite, le ultime della stagione. Il tecnico romano da lì in poi ha cambiato atteggiamento cominciando a fare le prime importanti risposte non solo in termini di risultati ma anche di gioco tanto che cresce di partita in partita la fiducia nei suoi confronti sia della società che dei tifosi. Strama nell'ultimo periodo ha incanalato un ruolino decente. 7 punti in 4 gare (l’unica sconfitta con l’Inter in 9 contro 11), 7 risultati utili nelle ultime 10 giornate a dimostrazione del fatto che un’inversione di rotta c’è stata. Quello che ha più convinto però, soprattutto nelle ultime tre partite è il gioco. Dal Milan l’Udinese gioca con una difesa a quattro. E con un trequartista dietro due attaccanti. Si tratta di uno schema decisamente più offensivo rispetto al 3-5-2 (o alla variante 3-5-1-1), decisamente più sterile: uno schieramento reso possibile dal recupero di Pinzi, l’unico che può fungere da frangiflutti davanti alla difesa. Con ancora delle partite in calendario da qui alla fine l'Udinese di Stramaccioni non può che fare meglio. Sta al tecnico quindi conquistare definitivamente tutti e porre le basi per migliori successi nella prossima stagione nella quale si pretenderà qualcosa in più della semplice salvezza.

 

 

Sezione: Notizie / Data: Mar 05 maggio 2015 alle 11:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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