Marco Silvestri non si scompone per la sconfitta col Torino. Ha abituato i tifosi bianconeri a una calma olimpica tra i pali, e la sua sicurezza è di quelle che rimangono attaccate addosso e rendono un po’ più forte anche chi assiste. “Non penso che le partite contro Monza e Toro siano un grosso problema – esordisce nella trasmissione Udinese Tonight – Dobbiamo usare questa settimana per concentrarci sul campionato che dobbiamo fare. La strada è ancora lunghissima e siamo tranquilli, i punti fatti finora li abbiamo guadagnati sul campo e il passato non lo cancella nessuno”.
I due match persi “ci ricordano che la Serie A è un campionato competitivo e devi essere sempre pronto – ricorda Silvestri – In Coppa Italia avremmo voluto andare avanti, abbiamo perso per quei quattro minuti di black-out. Anche per ieri dispiace, perché la squadra ha fatto un’ottima partita e l’ambiente allo stadio era spettacolare”.
Un dispiacere che non fa strada alla tristezza, ma alla voglia di riprendere il percorso interrotto, perché “perdere è stato brutto, ma può aiutarci se la vediamo in modo costruttivo per migliorare e vincere le altre partite”. Ieri l’atteggiamento del Torino, più remissivo di quanto visto nelle giornate precedenti, fa ammettere al portiere di essere rimasto “sorpreso. Conosco Juric molto bene e posso immaginare come abbia preparato la gara, riuscendo a vincerla”.
Silvestri ironizza sui pochi interventi nelle gare recenti: “Ultimamente non vengo chiamato spesso in causa, e questo è un bene”. Dopo anni di mestiere tra i pali, il bianconero riconosce che “sui gol subiti si può sempre fare di più. Nella mia carriera sul 50-60% delle reti prese avrei potuto fare di più”. Il secondo gol del Toro è stato sul primo palo, “e quando succede in Italia è sempre colpa del portiere – spiega l’estremo difensore – in Inghilterra no. Perché non si parla di primo o secondo palo, ma della porta nella sua interezza”. I meriti altrui e i propri errori vanno riconosciuti per crescere: “Pellegri ha calciato bene, forte, ho fatto un passettino di troppo in avanti e ha segnato, forse avrei dovuto essere più in linea coi pali. Sono riuscito solo a sfiorarla col ginocchio, peccato”. La rete ha ricordato a Silvestri quella subita contro il Sassuolo, “un gol simile, e personalmente penso di aver fatto peggio lì perché mi sono girato un pochino e ho scoperto la porta, ieri col Torino no”. I due interventi più recenti e spettacolari sono stati sulla zuccata di Milinkovic-Savic contro la Lazio e un doppio salvataggio ieri su Karamoh. “Karamoh me l’ha tirata addosso, sul secondo tentativo però sono stato bravo a ritoccargliela – afferma Silvestri – Il colpo di testa di Milinkovic-Savic me l’aspettavo lì, quindi diciamo che la parata è stata un po’ più prevedibile”.
Il portiere racconta anche un aneddoto familiare: “Mio padre è diventato tifosissimo dell’Udinese, gli piace il posto, così come lo stadio e la società.

Lui e la mamma vengono a vedermi molto spesso. Abbiamo anche preso casa a Udine”. Una dichiarazione d’amore per la città, perché “in questo lavoro non si sa mai, ora stiamo bene qui, poi si vedrà. La società è di altissimo livello e dovrebbe arrivare proprio qualcosa che cambia la carriera, e sono sicuro che se fosse la società stessa direbbe di andare”.
Silvestri ha illustrato come “quando impostiamo ci mettiamo a quattro, io faccio da vertice basso, e il mister Andrea Sottil vuole che il difensore mi lasci lo spazio per giocare, ma non c’è nessun tipo di richiesta particolare, tutto viene deciso in campo in base alla situazione”. Al portiere “piacciono tutti i gesti tecnici, ma penso che la mia qualità più grande sia però la parata in porta, riesco spesso a metterci una pezza”.
In chiusura, un ultimo pensiero sulle sconfitte, ma sempre in modo costruttivo. Perché “perdere è sempre brutto, ma questa settimana può essere quella fondamentale per finire questa prima parte di campionato”.
In che modo? “Può aiutarci ad affrontare queste quattro partite meglio di come avremmo fatto se avessimo pareggiato o vinto – spiega – Eravamo in un momento clamoroso, e questa sconfitta ci fa tornare coi piedi per terra e capire che dobbiamo lavorare. Fare quello che abbiamo fatto è eccezionale e per farlo ancora dobbiamo allenarci tutti i giorni”. Momento che ha visto, e vedrà, la partecipazione di tutti i componenti della squadra. “Jaka Bijol sta facendo molto bene, dà sicurezza. Dietro siamo messi ottimamente secondo me, perché se ad esempio non c’è Jaka c’è Bram Nuytinck, e anche i braccetti fanno molto bene. Sono contento di questa copertura davanti”.
Un’ultima parola è per i sostenitori, che domenica contro la Cremonese saranno 2000. “È una cosa meravigliosa, a noi piace tantissimo – dice sorridendo Silvestri – 2000 sono tanti, dobbiamo fare in modo che tornino a casa felici da Cremona. È sempre bello vedere la Dacia Arena piena e il seguito in trasferta. Siamo grati ai tifosi, lo sentiamo molto”.

Sezione: Notizie / Data: Mar 25 ottobre 2022 alle 09:38 / Fonte: Udinese.it
Autore: Jessy Specogna
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