Lo ha detto in maniera criptica Guidolin, a fine partita, che ci sarebbe stata una sorpresa nel 2013. Poche parole ma che sono bastate per scatenare i rumours anche perché ha aggiunto: "... che mi riguarda" e quindi non si può non ragionare sulla sua figura più che su quella della squadra. La soluzione più probabile, per dare continuità al lavoro svolto in questi anni e contestualmente levarsi dal lavoro di campo che sembra averlo logorato più di quanto credesse è quella di diventare direttore tecnico della squadra o comunque entrare nello staff per lasciare il lavoro di campo al vice Viviani, al "londinese" Zola o ad un quarto allenatore ancora non nominato. Solo ipotesi e comunque da riferirsi alla prossima stagione, se ne riparlerà a tempo dovuto.
Ad oggi l'esigenza dell'Udinese è di mettere in moto una coppia esplosiva come Di Natale - Muriel che per alcuni versi rimembra quella favolosa con Sanchez. Per farlo ovviamente Muriel deve essere avvicinato alla porta perché, per quanto sostenga di preferire giocare lontano dalla porta, non può garantire un lavoro di Fabbrini e Pereyra, ad esempio. Guidolin potrebbe aver pensato al cambio di modulo radicale, anche per inserire Merkel. Un 4-4-2, ad esempio, in modo da avere le punte davanti e l'importante sostegno degli esterni. L'impressione è che il 3-5-1-1 abbia ancora vita breve e la possibilità di preparare le partite di settimana in settimana senza infrasettimanali da coppe aiuterà Guidolin nell'apparecchiare il nuovo modulo.

 

Sezione: Notizie / Data: Lun 24 dicembre 2012 alle 11:12
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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