La partita tra Milan ed Udinese, in programma sabato 19, si giocherà a porte chiuse come disposto dal Giudice Sportivo? La risposta dovrebbe arrivare nelle prossime 24 ore, ma attenzione: potrebbe non essere definitiva. Come riporta l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, domani la Corte di giustizia federale si pronuncerà sul ricorso del club rossonero contro la chiusura di San Siro. La commissione esaminerà il faldone intorno all’ora di pranzo e nel pomeriggio emetterà il verdetto. A quel punto, nel caso in cui la sanzione venga confermata, il Milan procederà facendo "ricorso in tutte le sedi possibili", come ha chiarito ieri Galliani. Quel "tutte le sedi possibili" contempla, per sua stessa definizione, qualsiasi scenario. Giustizia ordinaria compresa – si è parlato, fra le varie ipotesi, di una denuncia contro ignoti –, anche se i tempi tecnici sarebbero strettissimi (e ci sarebbe pure da valutare come regolarsi con la clausola compromissoria).

La giustizia ordinaria sarebbe ovviamente l’ultima carta che il Milan giocherebbe. Prima ci sono i gradi di appello sportivi e, nel caso, dopo la Corte di giustizia federale il club rossonero si potrebbe rivolgere all’Alta corte di giustizia sportiva del Coni. In tal senso c’è un precedente che non conforta molto. Nella stagione 2008/'09 la Corte di giustizia federale aveva respinto il ricorso della Juve contro la chiusura dell’Olimpico per Juve-Lecce (la causa riguardava cori razzisti contro l’allora interista Balotelli); il club bianconero si era quindi appellato all’Alta corte del Coni, che prima aveva sospeso in via cautelare la sentenza, ma in seguito aveva rigettato il ricorso. Risultato: la Juve aveva giocato regolarmente a porte aperte la partita col Lecce, ma aveva subìto la chiusura dello stadio contro l’Atalanta.

Sezione: Notizie / Data: Gio 10 ottobre 2013 alle 10:30
Autore: Pier Francesco Caracciolo
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