Sarà la crisi, sarà che gli sceicchi, per il momento, preferiscono investire in Premier League o in Ligue 1 piuttosto che in Italia, fatto sta che questa stagione calcistica sta registrando una svolta rispetto al recente passato, almeno dal punto di vista anagrafico: le squadre nostrane si affidano sempre più a giovani talenti, pescati in campionati lontani - sempre prolifici quelli sudamericani, ma anche dalle nazioni dell'Est iniziano ad arrivare novità interessanti – o cresciuti nei settori giovanili, secondo il modello vincente della cantera blaugrana.

Il posticipo che questa sera vedrà affrontarsi Udinese e Sampdoria ne è la dimostrazione: le rose di entrambe le squadre hanno un'età media inferiore ai 26 anni, per la precisione 25,7 anni quella friulana e 25,7 quella doriana, rispettivamente al 4° e 5° posto nella classifica delle rose più giovani della Serie A (meglio di loro solo Pescara, Cagliari e Roma).

Imprescindibile la presenza di elementi più maturi, garanzia di solidità ed esperienza nei vari reparti: i terribili trentenni Domizzi-Pinzi-Di Natale da un lato, Gastaldello e Maresca dall'altro. A fare rumore sono però altre date di nascita, quelle di alcuni titolari inamovibili nati dopo la caduta del muro di Berlino, quella generazione anni '90 che ha in El Shaarawy il suo simbolo. 

L'Udinese si presenterà a Marassi schierando Allan e Roberto Pereyra, classe '91, un solo giorno di differenza tra i due; in panchina il veterano Badu (nato nel dicembre del '90) è pronto a subentrare a partita in corso. Se il brasiliano è la sorpresa della nuova stagione, Pereyra è ormai una certezza per mister Guidolin, che per lui in conferenza stampa ha speso parole al miele, elogiandone la duttilità e prospettiva futura.

Sul versante blucerchiato Poli (classe '89) è ormai un punto fermo, le novità sono piuttosto Pedro Obiang, centrocapista ventenne dal passaporto spagnolo, e l'italo-argentino Mauro Icardi, classe ’93, amico e concittadino di Messi: proveniente dalle giovanili del Barcellona, sostituisce Maxi Lopez nell'attacco doriano.

Nuove promesse crescono, alle società il compito di valorizzarli e aiutarli a non bruciarsi.

Sezione: Notizie / Data: Lun 10 dicembre 2012 alle 16:53
Autore: Federica Zille
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