Al Comunale arriva l’Udinese di Zico e di Causio. Tra i friulani altre facce conosciute: Pietro Paolo Virdis, già passato senza troppa fortuna alla corte della Signora, Massimo Mauro e Gigi De Agostini, in procinto di arrivare.

Era la primavera del 1984, sole sfavillante e caldo esagerato per essere aprile. La Juventus di Platini e Boniek allenata da Giovanni Trappatoni era impegnata nel rush finale di campionato testa a testa con la Roma e attesa dal match di ritorno della semifinale di Coppa delle Coppe contro il Manchester United. A spingere la squadra bianconera di Torino ci pensano Bonini e Tardelli mentre Cabrini arranca per circoscrivere la classe intramontabile del “Barone” e Gentile rinverdisce il rusticano duello mundial con l’asso brasiliano.  Al quarto d’ora è proprio Gentile a verticalizzare in profondità per Rossi che controlla e infila Brini dal limite dell’area piccola: 1-0. Il gol scatena la reazione degli ospiti, al 40’ imperiosa iniziativa di Causio che viene contenuto ma riesce a toccare per Mauro, tiro violento e palla in rete: 1-1.

L’Udinese non si placa, trascorrono due minuti e un lancio verso Zico trova Gentile in equilibrio precario che “liscia” il pallone, alle sue spalle il brasiliano aggancia, si presenta davanti a Tacconi e lo trafigge con perfida freddezza e millimetrica precisione: 1-2.

Fuori lo spaesato Boniek e dentro Vignola, fine dicitore che reciterà un ruolo da protagonista, a cominciare dal 7’ della ripresa: appoggio di Tardelli, sapiente controllo del nuovo entrato e secco tiro che sorprende Brini: 2-2. Zico spara dai venti metri e Tacconi vola ad alzare in angolo, Gerolin affossa Platini in zona proibita ed è la Juve a lamentarsi dell’operato dell’arbitro, ci sono ancora spunti di matrice brasiliana con un tocco di Zico e di un colpo di testa di Edinho di poco imprecisi, episodi che fanno da ouverture al capolavoro di Vignola, decisivo nell’orientare il destino del match e del campionato.

E’ il 22’: Vignola entra in azione sulla tre quarti offensiva, avanza puntando l’area, palla incollata al piede, la difesa udinese è lenta, la gran sventola che il biondino lascia partire annichilisce Brini e rischia di far crollare il Comunale: 3-2. Col cuore in gola la gente juventina segue gli ultimi assalti friulani che non cambiano il risultato. Altri tempi, altri situazioni…

Sezione: Notizie / Data: Sab 19 gennaio 2013 alle 10:16
Autore: David Contardo
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