Nella sala stampa dello Stadio Friuli, c'è stata una conferenza stampa per chiarificare la questione stadio nell'interesse dell'opinione pubblica e nell'interesse professionale del mondo giornalistico. Queste le parole a riguardo del Patron bianconero Gianpaolo Pozzo: "Ho letto con amarezza e dispiacere di segnali di discordia tra l'Udinese e l'Amministrazione Comunale. La cosa mi ha sorpreso, perché tra le due realtà c'è un buon rapporto. Ci siamo spessi seduti allo stesso tavolo e abbiamo sempre lavorato bene insieme, perciò è impossibile ipotizzare delle liti e delle controversie per questioni che, oltretutto, riguardano, poche migliaia di euro. Posso portare a esempio l'esempio del Carnera, anche se non è affar mio, o altri edifici, non solo del comune di Udine, che non rendono assolutamente in proporzione a quanto sono costati. E' bene che Ioan faccia l'opposizione, ma la deve fare in maniera giusta. L'ho invitato più volte, ma ha sempre declinato. Ora approfitto per invitarlo nuovamente a una conferenza congiunta in cui possa spiegare quando e in che termini l'Udinese sia stata privilegiata dall'attuale Amministrazione Comunale. Noi stiamo costruendo uno stadio del valore di 50 milioni, con un indotto che porterà benefici economici e lavoro per la comunità locale, togliendo al Comune minimo 1 milione di costi all'anno. Gradirei che l'opposizione spieghi una volta per sempre perché questa debba essere considerata un'operazione con puro scopo di lucro e non un'opera di beneficenza nei confronti del Comune, per chiudere un argomento che poi diventa anche tedioso. Se portiamo l'esempio della Juventus, possiamo vedere come la società bianconera non abbia pagato la vecchia ICI, oggi IMU, fino a opera completata. Ora ci chiedono 90 mila euro di IMU, ma non riteniamo che l'Udinese debba pagarla, perché, proprio citando questo precedente, ci sono gli estremi per apporre le giuste difese legali tese a premiare chi ha ragione, ovvero noi in questo caso.

Non ho nulla contro i funzionari, ma non è giusto che ci contestino che il bene in questione non è nostro. E' un istituto giuridico assimilabile al leasing, e riteniamo di poter sostenere le nostre ragioni. Sono piccolezze che siamo certi di poter risolvere in tempi brevi. Quello che mi preme è mettere chiarezza e smentire quelle voci che parlano di turbative e perfino di guerra, perché ciò influenzerebbe in negativo l'iter tecnico-giuridico che porterà all'inaugurazione della gara. Non vogliamo che investitori vengano spaventati da problemi che non sussistono. Mi dispiace solo che oggi non abbia voluto intervenire il contraddittorio, ovvero l'opposizione. Mi fa tristezza parlare di queste cifre, scomodando la Procura della Repubblica, che deve venire interpellata per fatti molto più gravi. Va bene che è Carnevale, ma qui si esagera e perciò ribadisco l'invito all'opposizione a presentarsi in una conferenza congiunta. Voglio sentire quali siano state le nostre malefatte, perché sono certo che non riuscirebbero a dimostrarlo. Siamo stanchi di questa situazione che ci rattrista; la burocrazia ci sta davvero mettendo i bastoni fra le ruote. Avremmo quasi fatto prima a vestirci da muratori e costruire noi lo stadio. Chiariamo: non c'è alcuna guerra tra Udinese e Amministrazione Comunale e ci dispiace assistere a strumentalizzazioni di vicende non così gravi da scomodare addirittura la Procura della Repubblica".

Sezione: Notizie / Data: Sab 01 marzo 2014 alle 14:00 / Fonte: udinese.it
Autore: Redazione TuttoUdinese
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