A Udinese TV spazio per un'intervista a Stipe Perica, fresco vincitore della Zebretta d'oro. Stipe parte subito parlando del tasto dolente, non è ancora riuscito a diventare un titolare fisso: "C'è tanto che non si è ancora visto di me. In quattro anni non ho giocato tantissimo, spero di trovare continuità in futuro. E' solo colpa mia se non ho giocato di più. Ma non mi guardo indietro, guardo avanti e spero di guadagnarmi il posto in squadra e giocare il più possibile".

Poco da dire però sulle esclusioni: "Sono parte della squadra, non posso fare niente. Da due mesi mi sto allenando con la squadra e spero di entrare presto bene, con tanta generosità".

Si dice in giro che sia vanitoso: "No... forse un po'".

C'è stata qualche voce in merito ad un possibile prestito negli ultimi giorni, anche in ottica Nazionale dove forse, giocando con più continuità, avrebbe qualche chance in più: "Io non penso ad altri club. C'è solo l'Udinese. Ho cinque anni di contratto qui, non ho fretta di andare in altri posti. Per quanto riguarda la Nazionale, non è ancora tempo per me, non per i Mondiali. Spero in futuro, ma adesso nella Croazia ci sono attaccanti importanti che giocano in grandi club. Due o tre mesi fa avevo espresso un altro parere, dicendo che speravo di andare al Mondiale, ma da allora è passato del tempo. Se non gioco non posso pensare di andare al Mondiale. E' un obiettivo futuro, ci vuole continuità. Penso che il Mondiale di Russia sarà l'ultima chance per molti: Modric, Mandzukic...".

Tanti gli allenatori che lo hanno avuto in gestione ad Udine, belle parole per Stramaccioni e Colantuono, una piccolissima stoccata a De Canio: "Stramaccioni mi ha aiutato tanto, parlava anche inglese, io allora non parlavo italiano. Con Colantuono avevo un bel rapporto. Lui gridava, urlava, ma anche io sono un po' così. Mi è piaciuto. De Canio è l'unico con cui non ho mai giocato, ma alla fine ha aiutato la squadra quindi non posso dire nulla. E' stato qui solo due o tre mesi, quindi non posso imputargli nulla".

Bel rapporto anche con Iachini e Delneri: "Anche con loro avevo un bel rapporto, con Iachini ho iniziato bene. Facevo gol, anche in Nazionale. Anche lui si arrabbia tanto, come Colantuono. E' un bravo allenatore secondo me, purtroppo in quel periodo abbiamo incontrato grosse squadre. Con Delneri sono stato un anno, devo solo ringraziarlo per quello che mi ha insegnato, mi ha cambiato ruolo e mi ha aiutato. Mi voleva bene, mi faceva giocare: posso solo dirgli grazie".

Chiosa finale su Oddo: "E' un allenatore giovane e bravo, parlano i risultati. E' il mio allenatore adesso, non posso dire niente contro (ride ndr). Con lui abbiamo cambiato stile di allenamento: sedute più corte e intense, la mattina".

Sezione: Notizie / Data: Mar 16 gennaio 2018 alle 09:00
Autore: Davide Marchiol
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