Più volte nelle ultime stagioni voci da Catania hanno insistito sul fatto che il club di Pulvirenti si fosse ispirato all'Udinese per quanto riguarda la gestione societaria e tecnica. E quest'anno, per la prima volta, come sottolinea Mondocatania.com, la formazione etnea si è accomunata con quella bianconera, almeno delle passate stagioni, per quanto riguarda la partenza in campionato. Dopo tre giornate, infatti, i rossoblù sono ancora fermi a zero punti, scrivendo una storia simile a quella della prima Udinese di Guidolin II, quando i friulani raccolsero il primo punto in Serie A soltanto alla quinta di campionato. Così, notando questa nuova particolare analogia, i tifosi catanesi si augurano che anche la propria squadra si possa rivelare il diesel che l'Udinese è stato nelle passate annate, finendo sempre in Europa dopo partenze a rallentatore. I supporters del club siciliano, preoccupati dalle partenze di Gomez e Lodi su tutti (molti simili a quelle dei vari Inler, Sanchez, Asamoah...), sognano pertanto che la propria squadra si sappia risollevare come i friulani hanno sempre fatto, anche dopo le dolorose eliminazioni europee giunte per mano di Arsenal, Braga e Slovan Liberec. Ecco un estratto dell'articolo del sito etneo:

"Se il modello è quello Udinese non c’è da preoccuparsi. Se è vero che le agenzie di scommesse scommettono su quanto questo Catania assomigli all’Udinese, anche questo inizio di stagione apparentemente sconfortante può trovare spiegazione e poi senso. L’Udinese, appunto, la squadra che di punti in classifica quest’anno ne ha già quattro ma che nelle passate stagioni si è dimostrata un diesel perfetto: lento ad avviarsi, inarrestabile una volta messo in corsa. La ragione? La politica societaria che di anno in anno rinnova la rosa e che, cosciente delle controindicazioni di tale strategia, tiene saldo il progetto tecnico e soprattutto la panchina del tecnico nonostante i difficoltosi, stentati avvii di stagione. La storia è quella dell’Udinese, ma assomiglia davvero tanto, e per la prima volta, a quella del Catania che ha scelto con forza di riconfermare Maran, meno volontariamente di rigenerare l’organico, facendo fronte a cessioni per lo più richieste dai giocatori stessi, inevitabili, con arrivi di valore o prospettiva.

Gli scossoni non aiutano l’equilibrio, la competitività del Catania odierno come accaduto alla formazione di Guidolin nel passato più recente: un punto nelle prime tre giornate della stagione 2012/2013, sconfitta da Fiorentina e Juventus, fermata dal Siena, otto reti subite; chiuse la stagione a 66 punti, Europa League. Zero punti nella stagione 2010/2011, sconfitta da Genoa, Inter e Juventus, sette goal subiti, tornò a vincere solo alla sesta; chiuse anche quella stagione a 66 punti, con un piazzamento europeo. Nonostante gli addii di Isla, Asamoah, Sanchez, Inler, D’Agostino, Zapata, Cuadrado, i dubbi sulla competitività dell’organico, sempre giovanissimo, composto da giocatori per lo più sconosciuti in luogo di campioni celebrati, nonostante i risultati tardivi non ha mai soppiantato la fiducia nell’operato della società come del tecnico che ormai da anni ha dato all’Udinese una fisionomia di squadra chiara, un’identità di gioco precisa nella quale i nuovi sono chiamati ad amalgamarsi ai “vecchi”".

Sezione: Notizie / Data: Mar 17 settembre 2013 alle 16:40 / Fonte: mondocatania.com
Autore: Simone Zompicchiatti
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