Rolando Mandragora parla al Corriere di Torino in vista della sfida di campionato contro i granata: "La squalifica per bestemmia? Ammetto che sono state ore difficili, anche perché ha generato un’eco mediatica spropositata. Ho accettato la sanzione pur non condividendola, con la società abbiamo concordato una linea da tenere ed è stata la risposta più giusta alla vicenda. Perché proprio io sono finito nel mirino? E' difficile comprendere perché il mio caso sia stato trattato diversamente da altri. Senza motivo. Non c’è stata equità, voglio vedere cosa succederà d’ora in avanti e se questa linea dura rimarrà fino alla fine del campionato. Altrimenti avrà pagato soltanto il sottoscritto. Personalmente mi sono messo tutto alle spalle, scendo in campo per entrare del tutto nei meccanismi di gioco dell’Udinese. Voglio diventare un punto di riferimento nonostante la giovane età.

Bisogna fare molta attenzione ai granata perché nelle prime tre giornate hanno dimostrato di cosa sono capaci contro big di assoluto valore. E occhio alle individualità. Il Toro ha giocatori che possono risolvere le partite in qualsiasi momento. Velazquez? Ogni volta che arriva un tecnico straniero in Italia c’è sempre diffidenza, non è una realtà facile, ma lui si è calato alla perfezione nel nostro calcio. É stata una bella scoperta. Cura ogni aspetto, poi il fatto di lavorare con tanti giovani lo stimola molto e ha tanta voglia di insegnarci qualcosa che poi porteremo dentro per sempre".

Sezione: Notizie / Data: Sab 15 settembre 2018 alle 13:49
Autore: Davide Marchiol
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