L'Udinese, sportivamente parlando, non naviga in buone acque: la classifica da anni è quella che è e di buon calcio se ne vede assai poco. Non c'è però soltanto in calcio, l'Udinese è una vera e propria Spa, e l'azienda, quella sì è sanissima e capace di ottenere ogni anno risultati straordinari. Grazie al nuovo stadio, come spiegato in un'intervista a Tuttosport da Magda Pozzo, figlia del patròn bianconero Giampaolo e responsabile dell'area marketing bianconera, si può fare il grande salto.

"A oggi l'impatto delle attività dello stadio, escludendo il dato relativo ai biglietti e agli abbonamenti, costituisce tra il 10 e il 15% del bilancio annuale. Una volta che sarà pienamente sviluppato secondo le nostre previsioni arriverà a incidere per una quota tra il 20 e il 25%. La nostra terra è crocevia tra Venezia, Austria, Slovenia e Croazia, un punto di attrazione internazionale che ha le potenzialità di attingere da un bacino di grande interesse. Pensi che, a fronte di una città di 100mila abitanti, c'è un pubblico potenziale di 1 milione e 300mila persone nel raggio di 60 minuti di distanza.

Negli spazi sottostanti le tribune, svilupperemo 20mila metri quadri di superficie che saranno destinati ad attività ludiche e sportive. Nella pancia dello stadio sorgeranno una palestra, una clinica sportiva, locali pubblici e attività destinate a famiglia e tempo libero. Nel nostro stadio ospitiamo già la sede del Coni e lo scorso 25 settembre abbiamo inaugurato il Macron Store. E poi vogliamo che lo stadio sia vissuto come casa degli sportivi della nostra terra, per questo vi troverà posto anche il 'Museo dello sport friulano', un modo per guardare al futuro dell'impiantistica sportiva rimanendo a stretto contatto con la storia e l'identità

Credo che la nostra forza sia sempre stata proprio quella di non averlo considerato semplicemente uno stadio di calcio ma quasi un incubator di nuove idee, di networking,ma allo stesso tempo una casa calda e accogliente per i nostri tifosi e i nostri imprenditori".

Sezione: Notizie / Data: Mar 12 febbraio 2019 alle 12:03
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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