Luigi Milan, centrocampista del Catania nella stagione 1962-63, ha rilasciato un'intervista a CalcioCatania.Com, soffermandosi sul prossimo incontro casalingo con l'Udinese. Queste le parole trascritte dal sito siciliano, in cui l’ex mezzala,  che in carriera ha indossato pure la maglia dell’Udinese, ha voluto esprimere la propria idea sulla partita che si giocherà sabato al Massimino.

"Dico subito che i tifosi devono stare tranquilli, questo Catania ha tutti i mezzi per salvarsi. Nessuno poteva aspettarsi un campionato così difficile per i rossazzurri ma può starci, le cose non possono girare sempre bene. Personalmente non avrei ceduto Lodi in estate perché nella passata stagione è stato l’ago della bilancia dal punto di vista tecnico-tattico per la squadra di Maran. In questo momento gira tutto male, non ci voleva l’infortunio a Bergessio. De Canio però sono sicuro che lavorerà bene, ha una rosa che non è inferiore a quella di molte altre squadre. Se il Catania vuole salvarsi deve tornare ad imporre la legge del Massimino. Negli anni i rossazzurri non hanno mai avuto un rendimento elevato in trasferta e hanno conquistato le salvezze nelle gare casalinghe. Occorre che tutto l’ambiente si compatti e che il vecchio Cibali torni ad essere il fortino inespugnabile delle passate stagioni.

L’Udinese? Rispetto al Catania ha qualche calciatore di livello tecnico superiore però anche loro quest’anno non hanno iniziato benissimo. Collezionare sei sconfitte in undici partite non è un bel segnale. Ci sono delle difficoltà oggettive. Inutile nascondere che il rendimento di Di Natale a 36 anni non è più lo stesso. Oltretutto anche l’Udinese come il Catania, ha ceduto alcuni giocatori che lo scorso anno erano stati fondamentali, ma è una politica giusta per le società medio-piccole.



Che partita mi aspetto? Il Catania gioca in casa e con la spinta del pubblico può essere favorito. Tuttavia bisogna stare ben attenti ai friulani che in contropiede sono pericolosissimi. Se dai campo aperto all’Udinese rischi grosso. La squadra di De Canio dovrà scendere in campo con grande determinazione, senza pensare alla classifica e giocando una partita vigorosa sotto l’aspetto atletico e fisico.

Un ricordo della stagione 62-63? Quel Catania venne definito come “l’ammazza grandi” perché in effetti riuscimmo a vincere contro le prime della classe. Le vittorie più belle furono quelle contro l’Inter e contro la Juventus a Torino. Contro i neroazzurri giocammo gran parte della gara in dieci perché si era fatto male Calvanese e non c’erano sostituzioni a disposizione. Vincemmo quella partita per 1-0 contro la grande Inter dei vari Burgnich, Facchetti e Mazzola. Contro la Juventus di Sivori invece realizzai il gol più bello in rossazzurro. Ricordo ancora l’azione: mancavano dieci minuti circa, stavamo sullo 0-0 ed in una delle poche occasioni a nostro favore, recuperai palla sulla trequarti, in velocità saltai Castano della Juventus prima di lasciar partire una conclusione potente che si insaccò alle spalle di Anzolin. E’ uno dei ricordi più belli della mia carriera”. 



 

Sezione: Notizie / Data: Mar 05 novembre 2013 alle 15:00
Autore: Davide Alello
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