Fabrizio Larini è di Parma e dalla città emiliana è partito nella sua carriera, è diventato dapprima il responsabile del settore giovanile (fino al 1997) e dopo il direttore sportivo della prima squadra, mantenendo questo incarico fino al 2002. Dal 2003 al 2005 è stato all'Atalanta, successivamente si è occupato di consulenze per società calcistiche e dal 2008 è il d.s. dell'Ancona. Il 2 giugno 2010 annuncia l'addio al club biancorosso ed il giorno seguente viene annunciato il suo ingaggio da parte dell'Udinese come nuovo direttore sportivo al posto di Sergio Gasparin. A Palermo ci è passato da giocatore negli anni '70.

Palermo24.net ha contattato in esclusiva il Ds dell'Udinese in vista dell'anticipo di sabato.

Una bella vittoria a Genova, la squadra è in salute. Nonostante l'eliminazione prematura in Europa e tante partenze, la squadra è competitiva anche in questa stagione... "Sicuramente la squadra sta trovando una sua identità. E' logico che cambiando molti giocatori, inserendo nuovi calciatori nell'organico soprattutto non provenienti dal campionato italiano ma da campionati stranieri, in particolar modo sudamericano, anche giovani, è chiaro che sappiamo aspettare il tempo necessario per l'adattamento di questi giocatori. Poco alla volta questo si sta verificando, c'è chi si adatta prima e chi dopo ma come al solito sappiamo che ci vuole pazienza per aspettare i nuovi innesti".

Domenica arriva il Palermo. Una squadra sì in salute, che propone buon calcio, ma che raccoglie pochissimo... "Si è vero che il Palermo per quanto riguarda i risultati non è stato fortunato, rispetto al gioco proposto. Ma sono convinto che alla lunga riusciranno a ottenere i risultati desiderati perchè considero Gasperini un bravo allenatore".

Che partita sarà quindi sabato? "Senz'altro una partita in cui l'Udinese cercherà di continuare il trend positivo, Guidolin e i ragazzi faranno il massimo per raccogliere i tre punti. Il Palermo arriverà dalla sconfitta con la Juve, partita in cui ha comunque disputato una buona gara, avrà voglia di riscatto".



Zamparini nelle settimane precedenti ha dichiarato spesso di essere affascinato dal modello-Fiorentina: più percorribile un modello-Udinese forse... "Non sono paragonabili le due società. Direi che sono due cose completamente diverse. L'Udinese sono tanti anni che attua questo tipo di filosofia, cercando di pescare giovani in tutto il mondo e valorizzarli. E' una società che ha un budget limitato e in una realtà non considerabile all'altezza di altre piazze e altre grandi città. Deve perciò applicare un certo tipo di politica che ha comunque portato grandi risultati in questi anni. A Firenze è diverso, è una città importante con un budget decisamente superiore".

Sotto questo punto di vista Lo Monaco può fare un lavoro simile a Palermo: ricostruire partendo da giovani talenti... "Lo Monaco ha già dimostrato di saper attuare questo tipo di programma già a Catania, con ottimi risultati. E' chiaro che cercherà di riproporlo a Palermo, ma quando si parla di questi modelli ci vuole anche la pazienza di saper attendere i frutti del lavoro".

Lo Monaco-Larini, Palermo-Udinese. C'è qualche trattativa in vista su quest'asse? "No, in questo momento lo posso escludere. Non c'è nessuna trattativa con i rosanero".

Un giocatore che prenderebbe da Zamparini? "Non saprei, ci sono molti giovani interessanti e di prospettiva, che magari in un ambiente come quello di Udine potrebbero fare bene. Ma siamo contenti della nostra rosa attuale e dei nostri giovani".

 

Sezione: Notizie / Data: Mar 11 dicembre 2012 alle 12:40 / Fonte: Palermo24.net
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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