Alexis Sanchez, talento cileno di quella 'generación dorada' che con due Copa América in bacheca e tanti fulgidi talenti è riuscita a scrivere pagine di storia del calcio. Un fenomeno esploso a Udine, un giocatore le cui giocate sono rimaste in tutti noi impresse. Il Niño maravilla migliore si è visto a Udine? Lo abbiamo chiesto a José Sulantay, il celebre ex ct dell'U20 della Roja: "È sempre stato un giocatore strepitoso. Aveva colpi magici, gran velocità e un innato senso del gol. Anche grazie a quel terzo posto al Mondiale del 2007, subito dopo si aprirono per lui le porte del calcio italiano ed europeo attraverso l'Udinese. A Udine è esploso definitivamente, lì credo abbia fatto vedere il meglio di sé. Ad un certo punto era incontenbile, straripante.

A Barcellona ha sofferto la presenza di Messi, crescendo meno di quanto tutti noi ci aspettassimo. Il vero sbaglio però è stato rompere con l'Arsenal a tutti i costi, così facendo si è inimicato infatti compagni, tifosi e società. Poi, una volta esaudito il suo desiderio di giocare in un club più ambizioso, a Manchester ha trovato invece un calcio totalmente inadatto alle sue caratteristiche. Lo United ha uno stile troppo difensivo, Sanchez non può certo esaltarsi se giochi coi lanci lunghi. Sono convinto che ora all'Inter riuscirà finalmente a riscattarsi. Alexis sta tornando, ha superato tutti i problemi extra-campo che gli avevano recentemente complicato la vita. Ora è libero di pensare solamente al calcio, per tornare a divertirsi e a far divertire facendo quello che sa fare meglio. Ha solo 30 anni e può essere ancora a lungo protagonista ad alti livelli".

Sezione: Notizie / Data: Mar 20 agosto 2019 alle 11:22
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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