Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale italiana, ha rilasciato delle dichiarazioni nella conferenza stampa di ieri, alla vigilia della partita contro la Bosnia ed Erzegovina.

Sui cambi: "Ce ne saranno, ma non tantissimi. Dobbiamo fare allenamento oggi, non siamo ancora riusciti a valutare ancora".

Sui tanti gol con diversi calciatori: "Ci mancano quelli degli attaccanti, ma credo arriveranno. E' una cosa anormale".

Su quello che è cambiato da un anno fa a oggi: "L'Italia è sempre stata terra di calciatori bravi, necessitavamo tempo".

Sul centravanti che manca: "A me serve che la squadra giochi bene, esprima cose buone. Penso che in una squadra i gol dell'attaccante diventano decisivi nelle gare importanti".

Sulla Bosnia ed Erzegovina: "Credo anche io che siano candidati forti per passare il turno. Credo che in Finlandia sia stato un episodio".

Su Pjanić: "Fa girare la squadra, sarà anche molto pericoloso".

Sui grandi difensori: "L'Italia ha avuto campioni in tutti i ruoli, per questo sono sempre stato positivo. I giocatori in ambito nazionale sono 30-40, da lì puoi scegliere. Gli italiani hanno sempre avuto qualità, magari tanti anni fa pensavamo in modo più difensivo, ma ci ha portato a vincere diversi Mondiali".

Sul ranking: "Speriamo di continuare a vincere per scalarlo, l'Italia non merita di essere in quella posizione".

Sulla nuova esperienza: "Io sono sempre rilassato, quando si gioca sempre bisogna studiare. Io sono qui perché mi diverto, mi piace allenare i ragazzi, sono tutti calciatori bravi, di qualità. E' un piacere".

Sulle scelte: “E' il tasto più dolente, perché dovremo fare una scelta e dovremo cambiare. Sono tutti giocatori talmente bravi che non è così semplice decidere”.

Su Belotti: "Vedremo nell'allenamento del pomeriggio, dobbiamo dare il massimo per battere la Bosnia. Saranno molto importanti gli allenamenti di oggi e domattina".

Sull'Italia tornata forte: "Ci sono dei momenti in cui le cose vanno male, l'Italia che non si è qualificata al Mondiale era forte. Sono momenti che accadono. Credo che dopo la delusione c'è stata una spinta in più, qualcosa di diverso e più bello".

Sul sentirsi eretico: "No, sono un allenatore che ha giocato tanti anni da calciatore, quindi voglio giocare un calcio offensivo. Nonostante lo scetticismo dell'inizio ho trovato giocatori molto tecnici, c'è feeling. La strada è lunga, continuiamo a fare questo".

Dove avrebbe giocato in Nazionale: "Da centravanti (ride, ndr). Si cerca di creare una squadra che possa divertire e divertirsi. Tutti i ragazzi vengono con grande voglia".

Sulla presunzione: "Basta tornare indietro di qualche giorno, la Turchia non è molto differente dalla Grecia e ha vinto 2-0 contro la Francia. Se non diamo il massimo, a questo livello, il rischio c'è. La Bosnia arriva da questa sconfitta, sarà una gara diversa. Non avendo giocato il Mondiale di Russia meglio lasciare la presunzione".

Sui rientri di Sarri e Conte: "Ho sempre pensato che gli allenatori italiani siano a livello tattico i più bravi, per tutto quello che Coverciano insegna. Se tutti gli allenatori italiani sono in Italia è un bene".

Sezione: Notizie / Data: Mar 11 giugno 2019 alle 12:00 / Fonte: tuttomercatoweb.com
Autore: Emanuele Calligaris / Twitter: @41ema56
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