Il mondiale per gli azzurri è già finito. L'Italia è stata eliminata dal giorne non qualificandosi così per gli ottavi di finale. Obiettivo non centrato e progetto tecnico fallito. Ora salgono tutti sul banco degli imputati, dai vertici della FIGC, al tecnico e ai giocatori. L'Italia finisce quindi il Mondiale là dove aveva finito quello scorso: nelle polemiche e nelle dimissioni di Prandelli e Abete. Da oggi in poi fai si pensa a chi sarà il successore sulla panchina azzurra. I nomi circolano già da tempo. Spalletti, Mancini, Allegri, Zaccheroni ma anche Francesco Guidolin. L'ex mister dell'Udinese è uno di quei nomi che uniscono sia gli addetti ai lavoro che la stampa.

Forse non piacerà ai tifosi che si attendono il grande nome ma di certo è una garanzia di lavoro, dedizione ed accuratezza tattica. Inoltre Guidolin, come ha dimostrato nei suoi anni a Udine, è un maestro nel lavoro con i giovani e con la loro crescita. Con l'Udinese infatti, dove non poteva arrivare con la forza dei singoli ci è arrivato tramite un meccanismo di squadra perfetto, cosa che sarebbe fondamentale per un'Italia senza top-player. Profilo quindi adatto per un'Italia che dovrà ripartire da zero, con una squadra da rifondare e con nuove leve da scovare. Un allenatore accorto, mai sopra le righe e severo nei modi, ciò che serve per mantenere le redini di un gruppo apparso spaccato. Anche sul lato economico Guidolin non è, come invece gli altri candidati, un costo troppo esoso, anzi. Un segnale che verrebbe accolto bene anche dai tifosi in questi tempi crisi. Lui direbbe "stin calmuts", ma di certo la sua è una seria candidatura. 

Sezione: Notizie / Data: Mer 25 giugno 2014 alle 08:00
Autore: Stefano Pontoni
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