Il portiere della Juventus e della Nazionale italiana Gianluigi Buffonha parlato ai microfoni di Rai Sport in vista dello spareggio contro la Svezia, lui che 20 anni fa ha fatto il suo esordio con la maglia azzurra proprio in un playoff, contro la Russia: "Il ricorso è molto simpatico, ma ne avrei fatto volentieri a meno. È sempre un rischio, l'importante è che il risultato finale sia lo stesso di vent'anni fa. La sfida contro la Russia del 1997? Un po' mi manca quella spensieratezza, quella spavalderia tipica di chi è giovane e deve ancora prendere bacchettate sulle dita. Più vinci, più sbagli, più impari; poi maturi e impari a contare fino a dieci. Adesso sono più riflessivo, mi auguro che sia diventato anche un portiere migliore. Della Svezia fa paura la loro metodicità. Fanno sempre le stesse cose, ma le fanno bene.

Con queste squadre se giochi da sei perdi, se giochi da 6,5 pareggi, da 7 in su invece vinci. Perciò occorre fare una bella partita anche individualmente. Non dobbiamo sentire la pressione esterna. Sappiamo già che andiamo incontro a due partite importanti per il nostro calcio e per l'Italia intera. Abbiamo fiducia nel ct. Il confronto del Filadelfia tra noi azzurri è stato fatto passare come un qualcosa di eccezionale, invece è normale che dei professionisti, quando non riescono a esprimersi, debbano essere disponibili a qualsiasi confronto per superare gli ostacoli. Capita spesso sia alla Juventus che alla Nazionale, ma magari non si viene a sapere".

Sezione: Notizie / Data: Mer 08 novembre 2017 alle 20:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print