Sulla carta quella con la Juve è sfida proibitiva. In settimana il patron Gianpaolo Pozzo ha dichiarato che «servirà un miracolo sportivo per non buscarle», ma l’Udinese ci proverà con tutte le sue forze sperando di avere alleata la Dea Bendata. "Conosciamo il curriculum della Juventus - ha dichiarato Luca Gotti - ma noi dobbiamo concentrarci a mettere in campo ciò che sappiamo meglio fare e gli eventuali episodi a nostro favore dipenderanno da come affronteremo la Juventus. In ogni caso voglio vedere l’atteggiamento messo in mostra con Bologna e Napoli.

Chiedo ai miei anche un passetto in avanti nella cura dei particolari che gradualmente dobbiamo continuare a migliorare". In questi giorni Gotti ha provato diverse soluzioni tattiche per un’opposizione il più possibile valida ai campioni d’Italia sia per far fronte al possibile tridente di Sarri, sia ai due attaccanti veri e un trequartista. "Dal punto di vista difensivo per l’Udinese cambia pochissimo se la Juve ci affronterà con il tridente o con due punte. Cambia invece il tipo di proposta di costruzione che possiamo fare, alcune sfumature su quando dovremo costruire da dietro". L’Udinese non dovrebbe modificare la formazione (anche se non va escluso l’utilizzo di Opoku per Ter Avest) rispetto alla gara con il Napoli, né il piano di battaglia. "La la sfida con la Juventus si prepara come abbiamo fatto in vista del Napoli perché affronteremo un’altra compagine di grande qualità che ti costringe a stare spesso nella tua metà campo. Noi dovremo essere bravi a sfruttare eventuali spazi che la Juve potrebbe concederci in mezzo al campo per sfruttarli adeguatamente con le armi della velocità".

Sezione: Notizie / Data: Dom 15 dicembre 2019 alle 09:23 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @Sbentivogli10
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