Senza strafare (tre tiri in porta, due gol), ma anche senza rischiare il Toro va avanti, puntellando una classifica già buona e continuando la serie positiva: ora sono dieci punti in quattro partite.

TOTO' ASSENTE — La vittoria di Udine (non succedeva da 29 anni) non costa molto fatica, perché la squadra di Ventura la interpreta nel modo migliore, nel segno del risparmio energetico. Squadra solida, organizzata, che concede poco allo spettacolo e anche agli avversari. L’Udinese non è praticamente mai in partita, lascia il possesso palla ai granata, non aggredisce, corre poco. Male Totò Di Natale, al rientro: non gioca, passeggia. Sempre fuori dal gioco. La giornata storta del capitano è anche quella degli altri. Del giovane Bruno Fernandes, per esempio, atteso a confermare quanto aveva fatto vedere di buono nelle quattro partite giocate da titolare.

UNO-DUE — Primo tempo a ritmi sonnolenti, la scossa (si fa per dire) arriva all’inizio della ripresa quando lo svedese Farnerud, liberato da Cerci, batte Brkic con un tocco morbido. Ci si aspetta la reazione dell’Udinese e invece accade poco o nulla. Guidolin prova cambiare l’inerzia della gara: manda in campo Nico Lopez e poi Maicosuel. Ma è il Toro a raddoppiare quando su un cross di Darmian da destra, il portiere Brkic esce male (anzi non esce proprio) e Immobile non ha difficoltà a mettere dentro.

Sezione: Notizie / Data: Lun 16 dicembre 2013 alle 09:30 / Fonte: Guglielmo Longhi per la Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione TuttoUdinese
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