Casa dolce casa. Si chiama stadio Friuli l’arma in più dell’Udinese in questo finale di stagione. La costruzione del nuovo impianto non è stata direttamente proporzionale alla crescita dei risultati dei bianconeri, anzi. Da quando è stato completato, la squadra ha latitato con stagioni faticose compresa quella in corso. Spesso il pubblico bianconero negli ultimi campionati è uscito deluso dagli spalti del Friuli a causa di una sconfitta o di un pareggio amaro. Ma nelle ultime partite si è rivelato un fattore importantissimo perle zebrette. Gli scontri diretti contro Chievo, Bologna, Genoa ed Empoli hanno visto i friulani trionfare e mettere in cascina quei punti che la stanno tenendo fuori dalle sabbie mobili. Ma il torneo è ancora lungo e le avversarie corrono. Servirà un’altra vittoria domani contro il Sassuolo considerato che il calendario della squadra di Tudor vede all’orizzonte le sfide complicate contro Atalanta in trasferta e Inter a Udine.

Nel turno infrasettimanale perso a Roma contro la Lazio, il tecnico bianconero ha risparmiato il diffidato Samir, ha fatto rifiatare De Maio, Fofana e Okaka. Questi dovrebbero essere tutti protagonisti della gara contro i neroverdi di De Zerbi, compreso il rientrante Pussetto. La rotazione si è rivelata necessaria a causa della condizione fisica precaria di alcuni elementi. Sarà De Paul a dover trascinare l’Udinese, da lui ci si attende una prestazione di sostanza condita da quelle giocate risolutive che possono fare la differenza. Domani servirà ritrovare l’atteggiamento visto nelle prime uscite dell’era Tudor, quella squadra attenta ed equilibrata, in grado di alternare bene le fasi di gioco. E di far valere il fattore stadio Friuli.

Sezione: Notizie / Data: Ven 19 aprile 2019 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @Sbentivogli10
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