Serata tra luci ed ombre per il calcio italiano. Ha iniziato il Torino sul difficile campo di San Pietroburgo. Lo Zenit di Villas Boas ha dimostrato di avere una grande qualità ed ottimi mezzi per ambire ad arrivare fino in fondo. Il Torino è riuscito a tenere testa ai più quotati avversari finché l’espulsione di Benassi verso la mezz’ora del primo tempo ha indirizzato la gara a favore dei russi. Al 37’ incursione dei padroni di casa, Padelli salva su una prima conclusione ma nulla può sulla ribattuta vincente di Witsel. 1-0 Zenit. Ripresa che prosegue con l’assedio continuo dei russi. Padelli salva la squadra una prima volta ma capitola di fronte allo spettacolare fraseggio di Hulk e Danny che porta al palo e al tocco a porta vuota di Criscito. Il Toro, sotto di due reti, non riesce a reagire e la partita si chiude lì. Qualificazione ora davvero complicata e forse compromessa.


All’Inter non va meglio contro il Wolfsburg, secondo in classifica in Germania. E dopo soli 4 minuti Icardi sfrutta al meglio un errore dei padroni di casa, serve Palacio che a tu per tu con Benaglio non spreca. Vantaggio che dura una ventina di minuti: su calcio d’angolo Nando trova l’incornata che supera un non irreprensibile Carrizo. I tedeschi prendono coraggio ed impegnano nuovamente l’estremo difensore nerazzurro. L’Inter si costruisce ad inizio ripresa l’occasione per passare in vantaggio ma Palacio stavolta sbaglia da pochi passi. Errore pagato a caro prezzo: Carrizo sbaglia il rinvio e favorisce il vantaggio del Wolfsburg grazie a De Bruyne. La squadra di Mancini non riesce a reagire ed arriva il terzo gol su punizione ad opera di De Bruyne e con un’altra incertezza decisiva di Carrizo. Finisce 3-1 ed ora all’Inter serve la grande impresa a San Siro.


Tutto facile per il Napoli dopo lo spavento iniziale: dopo soli 10 minuti la Dinamo Mosca trova il vantaggio su calcio d’angolo con Kuranyi. Ma la squadra di Benitez ha un super Pipita Higuain. Prima su cross di Ghoulam inventa un gran colpo di testa, valido per il pareggio; quindi alla fine del primo tempo ecco la trasformazione su calcio di rigore, procurato da Mertens, agganciato in area. Quindi ad inizio ripresa, grazie anche all’espulsione di Zobnin, autore anche del fallo sa rigore su Mertens, arriva il tris su girata in area. 3-1 e qualificazione quasi ipotecata.


Nel derby italiano c’è grande spettacolo tra Fiorentina e Roma. Al Franchi parte fortissimo la Viola che dopo poco più di un quarto d’ora è già in vantaggio con la rete di Ilicic, in contropiede dopo un errore di De Rossi. I padroni di casa mettono sotto pressione la Roma che prova a pungere in contropiede prima con Iturbe e poi con Florenzi (sempre attento Neto). Nella ripresa, la Roma sembra trovare più coraggio e si procura un rigore per il fallo dell’estremo difensore viola su Iturbe. Ma Ljajic sbatte contro un monumentale Neto. La partita non sembra offrire ulteriori spunti finché a 10 dal termine svetta di testa su calcio d’angolo Keita che regala alla Roma un pari preziosissimo. All’Olimpico i giallorossi potranno anche avvalersi di uno 0-0 per qualificarsi ma il passaggio ai quarti è più aperto che mai a qualsiasi risultato.
 

Sezione: Notizie / Data: Ven 13 marzo 2015 alle 08:30
Autore: Federico Mariani
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