Il migliore in campo nella sfida con il Napoli è stato certamente il brasiliano Danilo che con una presatazione difensiva di livello assoluto e con un guizzo davanti ha regalato ai tifosi friulani tre punti d'oro. Alla Gazzetta dello Sport il giocatore spiega che "sulle palle inattive mi sgancio, perchè a battere i calci piazzati c'è uno come Totò Di Natale che sa come e dove mettere la palla. Ha un piede magico".

Danilo è stato seguito da Juve e Inter, ma si appresta ad affrontare la sua quarta stagione a Udine: "Ho allungato il contratto di altri due anni, fino al 2018: qui sto bene. In una big vorrei andarci, come tutti, ma non per fare panchina: questo proprio no".

In campo e fuori cerca sempre di dare l'esempio, mostrando il massimo impegno. Testa bassa e lavoro, con i piedi ben piantati a terra. Perciò, sugli obiettivi della squadra, ripete: "Dobbiamo arrivare innanzitutto a 40 punti: mai perdere di vista quel traguardo. Certo, non mi è piaciuta la partita con la Juve, l'abbiamo guardata giocare e non è stato bello. Ma ora mi sembra che abbiamo trovato la strada giusta, difendiamo bene e dobbiamo sempre entrare in campo con la testa di domenica. Stramaccioni lavora bene, ma io devo molto pure a Guidolin con il quale ho lavorato benissimo".

Domenica ha colpito molto l'abbraccio sponteneo a Stankovic dopo il gol: "Lui ci dà una grande carica, grinta, carattere, quello di cui abbiamo bisogno".

Sezione: Notizie / Data: Mar 23 settembre 2014 alle 09:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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