Cesena-Udinese, ovvero quella che non era di certo una super sfida ma che per tanti motivi era una partita da vincere a tutti i costi. Il campionato non avrà la sua resa dei conti di certo dopo questa sconfitta dato che ancora in ballo ci sono ancora tanti punti ma in ogni caso la sconfitta in Romagna rappresenta qull'occasione persa per dimostrare finalmente il proprio valore in una stagione che dire mediocre è già tanto. Il distacco con le compagini che ad inizio anno si diceva essere le rivali dirette nella corsa all'Europa è abissale, un dato figlio di un'involuzione inziata proprio nella gara di andata a Cesena e praticamente mai finita . Sembra passata una vita da quel ottobre nel quale la squadra di Stramacioni era al terzo posto, lanciatissima per la lotta ai primi posti. La crisi è iniziata proprio in quell'1-1 nel finale che ha minato le sicurezze di una squadra dimostratasi troppo fragile. Al Friuli l'Udinese cercò farraginosamente di fare la partita, ma il Cesena era sempre più chiuso. Stramaccioni fece alzare Muriel dalla panchina, qualcosa cambiò ma non fu abbastanza. Provò a salvarsi anche Bisoli buttando nella mischia Rodriguez per Defrel, come accaduto anche ieri, e passando a un modulo più offensivo. Il finale lo scrisse il Cesena con Cascione, il numero 34, al 47' dal dischetto. O forse l'arbitro Mariani con la sua decisione che scatenò le polemiche e una valanga di proteste. Da quel rigore l'Udinese delle prime giornate, bella, indomabile e corsara non fu più la stessa. Una crisi di identità, di motivazioni e di gioco dalle quali ora sembra difficile rialzarsi. Due sole vittorie in sedici partite, a San Siro con un Inter al tracollo grazie ad un regalo incartato da Palacio, e a Empoli, grazie ad un altro colpo di fortuna, un cross errato di Widmer che cambia traiettoria e finisce in rete. Nel mezzo una sfilza di brutte partite, di occasioni perse e di treni passati fino ad arrivare alla bruttissima sconfitta di ieri al Manuzzi, arrivata dopo una prestazione senza voglia e senza grinta nonostante la spinta dei tanti tifosi arrivati a dare sostegno, che stanno portando quella che doveva essere la stagione del nuovo ciclo e del rilancio in un'annata colma di amarezza e di tristezza.

 

 

 

Sezione: Notizie / Data: Lun 02 marzo 2015 alle 14:30
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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