Nel suo consueto editoriale del lunedì Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb, ha dato ampio spazio all'Udinese: "Mentre scrivo questo editoriale, il solito del lunedì, sono in viaggio di rientro da Udine. L’isola felice che c’è ed è sempre più bella anche se qualcuno pensava che non ci fosse più… o meglio se lo augurava. L’Udinese è la perla del calcio italiano con una proprietà del territorio, in una era dove c’è l’invasione di cinesi ed americani. Dopo l’addio di Berlusconi, la proprietà più longeva del calcio italiano, il primato della costruzione della Dacia Arena che quando entri sembra di essere in uno stadio inglese o in un palazzetto della NBA. Servizi da hotel a 5 stelle. La squadra di una piccola cittadina, in serie A, da 24 anni consecutivi. Neanche Juventus e Napoli hanno questa spilla sul petto. Ieri, però, grazie ad un’ottima gestione societaria, coadiuvata dal Paron Pozzo e dal Direttore Generale Franco Collavino, la Dacia Arena ha tirato la corda tutta dalla stessa parte; senza fischi e contestazione. Andare negli spogliatoi, sull’1-1, con i fischi dello stadio non avrebbe consentito alla squadra di vincere la partita nel secondo tempo. Troppi attacchi gratuiti, nel recente passato, a livello locale ad una società che è considerata un modello in Italia e in Europa... ma non in Friuli. Il pubblico ieri ha dimostrato attaccamento e maturità. Dovrebbe essere una regola, non l’eccezione. In un territorio che ha penuria di grande calcio. In settimana facevo una riflessione che non tutti hanno capito: da Milano ad Udine, non si può vedere la serie A; se non alla partenza e all’arrivo. Tutta la A4 è senza serie A. Ovviamente, nella geografia calcistica, Bergamo la considero Milano. Un pò come l’aeroporto di Orio al Serio.

Meglio specificare che in pochi colgono anche i concetti base. Brescia in B. Verona, fronte Chievo di fatto in B ed Hellas in B. Treviso scomparso. Padova in B, con il rischio della C. Venezia in B, due anni fa in D. Trieste in C, due anni fa in D, Pordenone in C, quasi in B ma senza stadio con la necessità di andare a giocare ad Udine. Serie A non se ne vede nel bel mezzo della A4. C'è Gardaland, ci sono le Spa come Lefay Resort, le Terme e i laghi ma la serie A NO! Per questo ad Udine dovrebbero apprezzare maggiormente ciò che si ha senza rischiare di rompere un giocattolo perfetto. L’Isola felice che qualcuno ignora ma che invece c’è ed è sempre più bella. Luminosa. Poi, certo, non tutti gli anni si possono fare i preliminari di Champions League e vincere a Liverpool in Europa. Nel frattempo altri gioielli emergono. Pussetto e De Paul sono talenti cristallini. Non saranno fisicamente esplosivi ma hanno rapidità e concretezza. Due perle di Gino Pozzo, un genio del calciomercato e dello scouting, che tutto il Mondo ci invidia per occhio e capacità. Scoprire talenti sconosciuti è una qualità rara. Poi su 100 calciatori puoi sbagliarne 10; il vero problema è delle società che su 100 ne sbagliano 98.

Sezione: Notizie / Data: Lun 04 marzo 2019 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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