Un breve aneddoto dalle pagine del Corriere dello Sport, ci ricorda la provenienza di Di Natale, l'uomo che ne scoprì il talento prima che il giocatore esplodesse definitivamente a Udine

NAPOLI - Nato a Napoli e cresciuto nella Pomigliano d’Arco della vecchia Alfasud, Totò Di Natale è uno dei prodotti della scuola calcio di Castello di Cisterna. Dove tutti hanno un soprannome: a scoprirlo fu un signore che chiamano ancora George Best, per la chioma, mentre lui era Tonino. Figlio di una famiglia numerosa e per niente ricca - quattro fratelli e anche un trovatello da accudire, che lui chiama Masaniello - Di Natale parte per Empoli a 13 anni e lotta contro una nostalgia feroce. Vincendola. Sposato con la toscana Ilenia e padre di Filippo e Diletta, per lui Napoli è e sarà sempre una parte del cuore. Ma è a Udine che pianta radici: gol, attività imprenditoriali, la torrefazione del Caffè Totò e i rifiuti in serie alla corte delle big. Tra cui anche il Napoli. Dell’Udinese è una leggenda.

Sezione: Notizie / Data: Ven 06 dicembre 2013 alle 13:45
Autore: Davide Alello
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