Causio: "Col Chievo gara delicata: loro non regalano niente, ci vuole testa per vincere"

Franco Causio, commentatore sportivo ed ex calciatore dell'Udinese (1981-1984), campione del mondo '82, ha rilasciato delle dichiarazioni in vista della gara di domani che vedrà di fronte Udinese e ChievoVerona.

Andare a lavorare sui difetti, quando hai anche un problema di classifica, è più difficile. Una bella vittoria servirebbe per migliorare la classifica, la posizione e le prospettive di lavoro.
"Assolutamente sì, una bella vittoria domenica sarebbe veramente ideale per il proseguo del campionato; me la auguro anche perché poi c'è la "sosta". Poi hai un'altra partita importante in casa contro il Bologna e queste due prossime partite sono, secondo me, il viatico per il proseguimento del campionato della squadra. Non pensiamo che domani si vada in campo e prima di giocare la partita hai già vinto: no! Domani è una partita molto delicata, una partita difficile, una partita dove loro non hanno niente da perdere e hanno tre giocatori davanti che, secondo me, hanno prospettive di giocate importanti: Giaccherini, Stępiński e Meggiorini; non c'è Pellissier, però, a prescindere da questo, questa è una buona squadra; hanno perso in casa recentemente con la Fiorentina 3-4; il mister l'ha vista la partita, l'ha detto: hanno avuto anche delle occasioni, specie negli ultimi minuti, di poterla pareggiare la gara. Loro non ti regalano niente, stanno sul pezzo fino alla fine e tu devi fare la stessa cosa. Ripeto: la partita di domani è molto delicata, ci vuole testa per poterla portare a casa".

Si spera naturalmente di poter recuperare De Paul, perché questa squadra ovviamente ha bisogno del calciatore di maggior fantasia. Nicola ha detto che probabilmente ce la fa, anche se ha lasciato ancora un po' il dubbio. Leggendo la lista dei convocati, sappiamo che saranno venti i giocatori che il mister porterà in ritiro; ricordiamo che la squadra è in ritiro da ieri "Al Ponte" di Gradisca d'Isonzo per un ritiro anticipato di un giorno al fine di trovare un po' di equilibrio e serenità, per stare assieme in vista della partita. Per quanto riguarda invece le scelte, a parte il discorso De Paul, secondo te come si orienterà il mister, viste anche le altre defezioni?
"Se rispecchia le ultime idee del modulo 3-5-2, cambia poco rispetto alla partita di Torino. A centrocampo, secondo me, ci saranno De Paul, Mandragora e Fofana; sugli esterni D'Alessandro e Stryger Larsen; al posto di De Maio c'è Opoku; davanti non so se lui possa scegliere ancora Okaka: sicuramente Okaka sta facendo bene perché, a prescindere da quello, in tre partite ha fatto due gol questo ragazzo, di cui uno annullato a Torino che, secondo me, potevano fare anche a meno di annullare; però sai, Okaka o Pussetto o Lasagna... cambia poco: l'importante è andare in campo concentrati, determinati e cercare di fare veramente questa bella vittoria che porterebbe a serenità e tranquillità per la settimana, anche se purtroppo devi riposare perché non c'è la partita contro la Lazio".

"Purtroppo" o se vogliamo "per fortuna", perché il mister ha detto: "Io penso alla partita di domani, il resto lo vedremo dopo". E' chiaro che con tutti gli infortunati che ha l'Udinese, forse, saltare la gara con la Lazio non è proprio male, soprattutto se riesci a battere il ChievoVerona; poi c'è anche una situazione di classifica che non ti mette nelle condizioni psicologiche di non giocare una partita, di avere magari altre squadre che fanno risultato e trovarti in una situazione psicologicamente difficile. Tutto parte dal battere domani il ChievoVerona; poi, saltare la gara con Lazio, rimandarla, può non essere un danno.
"No no, assolutamente. Anzi, Nicola è stato molto chiaro, in questo momento abbiamo un netto bilancio deficitario a centrocampo, mancando Sandro, che ha detto che non si sa se rientra dopo la "sosta", e Behrami stesso; quindi sicuramente in mezzo al campo senti difficoltà; però sia davanti che in difesa penso che la squadra in questo momento c'è. Ripeto: domani bisogna fare una partita con la testa perché vincerla non è facile".