"Okaka sta entrando in condizione". Parole di Carlo Okaka, agente nonché fratello di Stefano, attaccante dell'Udinese che ieri ha strappato un bel pareggio contro il Milan. "Dopo anni altalenanti, senza ritmo partita, non era al 100% appena arrivato a Udine. Con il trascorrere dei giorni la forma è migliorata molto".

Tudor ha detto che ha cambiato la partita.
"Sì, c'è stata una netta inversione di rotta. Non pensavo che giocasse, le tre partite in una settimana mi inducevano a pensare che potesse riposare. L'idea era quella".

Quattro punti in due partite, ma prima qualche preoccupazione causa posizione in classifica.
"Sì, però è chiaro che l'Udinese abbia la rosa per risalire. Quando sei in zona retrocessione non puoi essere tranquillo, dopo il Napoli l'ambiente non era semplice. Con il rientro degli infortunati stiamo vedendo i risultati".

Una buona scelta, quindi.
"Sì, siamo contenti, contentissimi. Sia della prestazione personale che per la squadra. Poi pareggiare a San Siro è un'ottima cosa".

Caso Kean, lei che idea si è fatto?
"Non sono mai intervenuto a riguardo di quest'argomento, però secondo me i bu, allo stadio, non sono razzismo. È un'arma, la più semplice, per poter destabilizzare, per disattivare un pericolo".

Ma sono arrivati dopo il gol...
"Lì è ignoranza, devi trovare il modo per attaccare una persona, lo fai in quello più semplice possibile. Offenderlo".

A suo fratello è capitato?
"Che io ricordi no. O meglio, qualcosa c'è sempre, è ovvio. Ma non in maniera eclatante, così evidente. Per fortuna, direi. Non dovrebbe succedere mai, è un peccato anche per l'immagine che diamo del nostro calcio".

Sezione: Notizie / Data: Mer 03 aprile 2019 alle 17:56
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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