Dopo i nerazzurri dell'Atalanta, l'Udinese affronterà quelli di Milano. Sabato scenderemo in campo a San Siro contro l'Inter, terza forza del campionato dopo 15 giornate. La squadra guidata da Spalletti rappresenta uno degli avversari più difficili da affrontare in questo momento, soprattutto nel suo stadio. E sabato, nell'anticipo delle 18:00, scenderà in campo con la voglia di riscattare le recenti delusioni. Una sfida davvero impegnativa per la nostra squadra, ma anche un'occasione per aggiungere ulteriori stimoli e motivazioni.

 

STAGIONE – Nell'ultimo turno di campionato, infatti, i nerazzurri sono stati sconfitti per 1-0 dalla Juventus all'Allianz Stadium. Al ko nel derby d'Italia ha fatto seguito martedì sera l'eliminazione dalla Champions League - con conseguente retrocessione in Europa League -, a causa del pareggio interno con il Psv Eindhoven. Tali, dolorose battute d'arresto non devono però distogliere l'attenzione dal valore del team di Luciano Spalletti, uno dei più attrezzati della Serie A, come confermano i 29 punti fin qui conquistati, frutto delle nove vittorie maturate al Giuseppe Meazza con Fiorentina, Cagliari, Milan, Genoa e Frosinone e in trasferta contro Bologna, Sampdoria, Spal e Lazio. A questi successi si aggiungono i pareggi con Torino e Roma.

 

CHIAVE TATTICA – Nel corso della stagione l'Inter è scesa in campo con due moduli differenti, passando dal 4-2-3-1 delle prime giornate al 4-3-3 dell'ultimo mese e mezzo. La spiegazione ruota attorno all'infortunio occorso a Radja Nainggolan il 21 ottobre durante il derby con il Milan, che ha costretto Spalletti a rivedere l'assetto tattico della squadra. Senza il belga-indonesiano, infatti, il tecnico toscano ha avanzato sulla linea degli attaccanti Matteo Politano e Ivan Perisic, a dare man forte a Mauro Icardi, autentico catalizzatore delle azioni offensive nerazzurre. Sebbene proprio il reparto avanzato sia il vero punto di forza del team milanese (sono già 27 i gol messi a segno, cinque in meno di Juventus e Napoli e due in meno dell'Atalanta), ciò che sta sorprendendo maggiormente è la tenuta difensiva. Sono 13, infatti, le reti incassate dalla compagine di Spalletti, che la pongono al secondo posto in Serie A alle spalle della “solita” Juventus (8). Capisaldi della retroguardia nerazzurra sono l'ex portiere bianconero Samir Handanovic e i centrali Miranda e Milan Skriniar, che si completano alla perfezione: il primo più rapido, il secondo più fisico e forte sulle palle alte. Non è un caso che la costruzione del gioco avvenga prevalentemente dal basso, con Miranda in “cabina di regia”. In generale, comunque, la manovra è sempre piuttosto veloce e diretta con palla a terra e vari cambi di gioco, mentre la ricerca dell'ampiezza si sviluppa attraverso i movimenti sulle fasce. Gli esterni, infatti, cercano spesso il fondo per crossare verso il centro. Anche i numeri lo confermano: l'Inter è la prima squadra in Italia per corner (119) e cross riusciti (ben 146).

 

TOP PLAYER – Tutti (o quasi) i cross sono diretti a Maurito Icardi che, come dicevamo, è la punta diamante dell'attacco nerazzurro. Tra campionato e Champions League sono già dodici le marcature messe a segno dall'attaccante argentino classe '93. Devastante nel gioco area, in questa stagione l'ex doriano ha violato la porta di Fiorentina, Milan, Atalanta, Roma, Spal e Lazio. E non ha nessuna intenzione di fermarsi. Così come continuerà a correre Marcelo Brozovic, che con i suoi 12 chilometri di media a partita è il giocatore più “generoso” del team nerazzurro.

Sezione: L'Avversario / Data: Mer 12 dicembre 2018 alle 13:00 / Fonte: udinese.it
Autore: Jessy Specogna
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