Premessa: considerare il Napoli guarito sarebbe l'errore più grave che si potrebbe commettere. A limite può essere definito convalescente. La vittoria contro la Lazio può ridare fiducia e convinzione nei propri mezzi, ma c'è molto ancora da lavorare.

NOTE POSITIVE – Innanzitutto la vittoria. Perchè dopo tre sconfitte consecutive, due in campionato e una in Champions, da qualche parte bisognava pur ricominciare: la partita dell'Olimpico era fondamentale per riprendere la corsa, distanziare l'Inter e la Fiorentina che si avvicinavano pericolosamente, e accorciare sulla Roma che non vive un buon periodo. Senza tralasciare l'aspetto mentale, che nel calcio è fondamentale: una vittoria del genere servirà a scrollarsi di dosso i fantasmi di una crisi che altrimenti si sarebbe palesata in tutta la sua interezza. E infine Higuain: si erano già ascoltati i primi mugugni, sul suo rendimento e finanche sul suo acquisto; l'argentino li ha zittiti nel migliore dei modi. Dimostrando, una volta di più, che se servito bene sa essere letale sotto rete. Da grande campione il primo gol, in cui c'è tutto il repertorio: tecnica, velocità, forza fisica e senso del gol.

DIFESA IN BARCA - Otto reti subìte nelle ultime cinque partite in campionato (col Torino l'ultima volta che Reina ha mantenuto la porta inviolata) sono tutt'altro che un buon ruolino di marcia: la fase difensiva fa acqua, l'ennesima dimostrazione ieri sera con due reti regalate ad una Lazio che è sembrata davvero poca roba. Errori in fase d'appoggio, tanti passaggi sbagliati forse per quella paura che, inevitabilmente, si è impossessata degli azzurri dopo le tre sconfitte consecutive. Non era così un mese fa: non parlavamo di un Napoli spettacolare, ma ordinato e alla ricerca del gioco. Una strada che la squadra di Benitez stava seguendo, e che sembra essersi smarrita. Non sarà questa vittoria a farla ritrovare in un sol botto, ma di certo aiuterà gli azzurri a riacquistare consapevolezza dei propri valori. Sabato sera, contro la bella Udinese vista a Torino, bisognerà fare un altro passo in avanti per rimettersi definitivamente in carreggiata. Prima di affrontare l'Arsenal nella madre di tutte le partite: per avere velleità di qualificazione agli ottavi di Champions, servirà innanzitutto un Napoli guarito definitivamente.

Sezione: L'Avversario / Data: Mar 03 dicembre 2013 alle 10:15 / Fonte: Tuttomercatoweb
Autore: Redazione TuttoUdinese
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