Simone Inzaghi, allenatore della Lazio, nella conseuta conferenza stampa di viglia ha presentato il match contro l'Udinese valido per il recupero della 25esima giornata di Serie A: "I giochi sono aperti, ci si crede ancora. I ragazzi hanno capito la situazione, lo scorso anno abbiamo perso il quarto posto negli ultimi 15 minuti. Mancano ancora partite e punti, i ragazzi non mollano e domani dobbiamo disputare una grande partita.

Dopo il Milan c'è tantissima rabbia e delusione. Dopo il primo tempo di San Siro non meritavamo di perdere, assolutamente. Però dovevamo concretizzare il primo tempo: avevamo avuto tre ghiotte occasioni. C'è grandissima delusione, ma con la squadra sono stato chiaro: non dobbiamo mollare. Quello che è accaduto potrebbe anche deconcentrare o demotivare, ma ho la fortuna di avere un gruppo straordinario. Il mio sogno da allenatore sarebbe di poter recriminare solo su noi stessi. Lo scorso anno abbiamo recriminato tanto e quest'anno lo stiamo facendo di nuovo. Ma al di là di quello che succede fuori io ho l'obbligo di pensare alla mia squadra e all'Udinese. Noi dobbiamo continuare a crederci, già da domani contro l'Udinese abbiamo l'opportunità di muovere la classifica. Però bisognerà fare molta attenzione alla partita di domani.

Udinese? Giocano col 3-5-2, una squadra attenta e concentrata con giocatori di gamba. L'espulsione di Luis Alberto è costata l'espulsione anche a me perché era sotto la panchina e ho visto che non c'era assolutamente fallo. Ci sono giocatori come Parolo e Cataldi che possono sostituirlo, o Bruno Jordao".

Sezione: L'Avversario / Data: Mar 16 aprile 2019 alle 16:18
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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