Certe volte sarebbe meglio prima dimostrare e poi parlare. Non solo l'Udinese è un fuoco di paglia caro Presidente Ferrero. Anzi una figura ed un tracollo del genere in quel di Udine non si sono mai viste. Prestazione ai limiti della vergona anche per Muriel, colui che aveva lasciato Udine per giocarsi l'Europa e che invece quest'anno i giovedì sera resterà sul divano a guardare le partite degli altri. Il tracollo della Sampdoria lascia una ferita profonda nella stagione dei blucerchiati che si apre nel peggiore dei modi. La prima di Zenga rischia di mettere la parola fine all’avventura Europa League con un risultato, 0-4, quasi impossibile da ribaltare il prossimo 6 agosto nella città in cui Boskov ha fatto la storia. L’immagine di Zenga, sotto la curva a chiedere scusa al termine del match, vale più di mille parole. E il calendario recita 30 luglio. La Samp è stata umiliata da una squadra molto più avanti nella preparazione e con sette partite in più sulle gambe, ma non dimentichiamo che il Vojvodina è 14esimo dopo tre giornate di campionato in Serbia con un solo punto all’attivo. Tutta la fatica fatta per raggiungere il piazzamento europeo (a discapito dei cugini genoani sprovvisti di licenza Uefa) viene spazzata via così come i ricavi della partecipazione alla seconda competizione continentale per club. Il solito vizietto italiano si ripresenta.

La Sampdoria si fa subito sorprendere in avvio: buco sulla sinistra, Palombo sbaglia l’intervento e, al 4’, capitan Ivanic porta avanti il Vojvodina con un rasoterra mancino. Stanisavljevic, il più pimpante dei suoi, costringe Viviano a rifugiarsi in angolo quindi Pankov, di testa, non trova la porta. La reazione dei blucerchiati è nella punizione di Fernando che fa la barba al palo, a portiere battuto illudendo anche Zenga. Stanisavljevic colpisce la traversa in contropiede mentre Muriel fallisce al volo, dopo una combinazione con Eder. Nella ripresa ci si attende una reazione dalla Samp che, invece, crolla al 48’: ripartenza di Puskaric, respinta corta di Viviano e tap-in di Stanisavljevic. Eder e Soriano vengono murati da un attento Zakula. I serbi non perdonano e Ozegovic, su lancio di Nastic, dipinge un pallonetto sontuoso. I cambi non scuotono i blucerchiati: Viviano salva su Palocevic, ma nulla può su Ozegovic che fissa lo 0-4 con tanto di doppietta.

Sezione: L'Avversario / Data: Ven 31 luglio 2015 alle 14:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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