Aurelio Andreazzoli, allenatore dell'Empoli, ha parlato in conferenza stampa del pareggio a reti bianche arrivato al termine della sfida contro l'Udinese. Queste le sue dichirazioni.

Il match, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto dopo prestazione e risultato?
"Tutte e due le cose. Soddisfatto, l'ho detto anche ai ragazzi. Gli ho fatto i complimenti, gli volevo trasmettere questa mia sensazione. Questo è lo spirito giusto che vogliamo vedere. Non siamo riusciti a vincere, ma oggi ci ha detto anche male. I numeri esprimono tanta roba, abbiamo avuto una grande supremazia territoriale, abbiamo fatto il triplo dei passaggi nella loro metà campo. Sono soddisfatto che non hanno mollato. Un pareggio contro una squadra forte come l'Udinese è una situazione positiva. Mi è sembrato di sentire qualche mormorio nei confronti dei calciatori ma per me sono stati encomiabili. Il primo tempo mi è piaciuto per il fatto che era più difficile, come sempre. Poi esce fuori meno precisione in quella direzione e più cuore e voglia. Abbiamo creato tante situazioni, progetti importanti. Il secondo è stato giocato solo in una metà campo, gli abbiamo lasciato pochissimo, avevo timore solo su palla ferma".

La mancanza del gol:
"L'attacco oggi ha prodotto, poi la finalizzazione è figlia di tante cose. Continueremo a lavorare in questo senso. Oggi ad esempio siamo stati poco premiati, sia soprattutto sul rigore che poteva essere dato. Dobbiamo lavorare bene in mezzo al campo e negli altri reparti per rendere più forte l'attacco"

La sosta può aiutare a sistemare certi dettagli?
"Sarebbe bello, ma ne mancheranno diversi questa settimana e non so nemmeno come ritorneranno. Naturalmente cercheremo di limare questi dettagli. Tante volte abbiamo parlato di fisionomia che va data subito ma di dettagli che necessitano di tempo per essere messi a punto. Tempo ce ne abbiamo, mancano ancora trenta partite. Una volta c'erano i campionati interi di trenta partite"

Shpendi?
"Quelle caratteristiche le ho ricercate in Cambiaghi, lo ha fatto, ha attaccato la profondità. Poi nel nostro mestiere vanno curate anche le esigenze e le aspettative dei ragazzi, a questo ci tengo molto. Sono ad esempio molto contento per Kovalenko e Gyasi che sono entrati bene. Penso anche alle motivazioni, i calciatori li voglio tenere sul pezzo"

Sezione: L'Avversario / Data: Ven 06 ottobre 2023 alle 21:18
Autore: Davide Marchiol
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