Costituisce con Blasi la componente esperta del Pescara che ha investito molto nei giovani per cercare una salvezza miracolosa o comunque costruire una squadra di prospettiva. Malconcio, ha comunque dato il suo contributo alla causa nella sciagurata partita contro la Lazio.

Giuseppe Colucci ai microfoni de "Il Centro" analizza il suo momento e quello della squadra.
 

Le sue condizioni: "L’altro giorno ho fatto un’ecografia e questa settimana mi riposo, dopo Cagliari ho avuto una distrazione muscolare, contro la Lazio volevo esserci a tutti i costi. Adesso, però, devo fermarmi qualche giorno per uproblema muscolare"



La sconfitta con la Lazio: "Non è stato un problema tattico, ma di caratura e forza dell’avversario. Mi scuso con i tifosi del Pescara perché so bene quanto tenevano alla partita"

Come affrontare la serie A: "In serie A devi giocare sempre con della pressione ed è normale. So bene quanto i pescaresi possano tenere alla squadra. Conosco bene questa realtà. Le pressioni fanno parte del calcio. Quando il mister parla di negatività, invece, credo che si riferisca al fatto che ci sono tanti giovani che hanno bisogno di avere una tranquillità mentale per esprimersi al meglio. Stroppa ha voluto intendere che possiamo e dobbiamo essere noi più liberi mentalmente. Dobbiamo toglierci negatività non come ambiente, ma senza paure e timori reverenziali verso gli avversari. Abbiamo 7 punti e siamo provvisti di tempo per rimetterci a posto. I nostri giovani sono forti ma se si sentono sotto pressione non aiuta. Credo anche che l’esempio che ha fatto il nostro allenatore sulla negatività e perché forse si tende a vedere il bicchiere mezzo vuoto e non mezzo pieno. Ci sono anche cose buone da considerare: andare a vincere a Cagliari in quel periodo non è stato facile o vincere allo scadere con il Palermo, vuol dire che stiamo crescendo. In questo momento bisogna stare sererni. Dopo una sconfittadove prendi tre gol nessuno è tranquillo, noi in primis"

La dimensione del Pescara e i giovani: "Abbiamo due modi per esaminare il nostro campionato. Ritengo che qui ci siano dei giovani di talento. Caprari, penso che sia il giovane più forte che ha giocato. Ha un talento immenso, ma deve acquisire anche la forza e consapevolezza che può stare in A, ma come lui anche Vukusic, Celik e lo stesso Weiss. Vladimir prima dei due gol con Palermo e Cagliari, era un po’ discontinuo. Loro possono essere la nostra arma in più,ma firmerei anche per una salvezza all’ultimo secondo dell’ultima giornata di campionato"

Sezione: L'Avversario / Data: Ven 12 ottobre 2012 alle 11:27
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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