Pochi italiani in squadra, secondo Giovanni Pasquale sarebbe questo uno dei motivi della crisi dell'Udinese: "Un motivo potrebbe essere la scelta di non aver voluto ricreare un blocco di giocatori italiani come c’era ai miei tempi. Io mi sento ancora con Ferronetti, con Pinzi, con Lazzari, abbiamo ancora una chat" ha raccontato al Messaggero Veneto.

L'ex terzino bianconero ha poi continuato: «L’ho seguita spesso, col Milan la vittoria ha illuso, poi a fronte di buone prestazioni ha incassato gol su episodi, e il fatto di non avere portato a casa punti ha pesato, perché puoi non giocare bene ma alla fine i punti li devi fare perché danno respiro e ti permettono di lavorare. Le recriminazioni vanno soprattutto agli scontri diretti persi in casa con Parma e Brescia: sono ko che pesano".

Altro tasto dolente è poi l’attacco: "Tutti devono avere più sicurezza e fiducia quando arrivano là davanti, non solo gli attaccanti. Anche Lasagna, che è stato impiegato più degli altri, ha sbagliato qualche gol di troppo per la fretta di concludere e per qualche lettura sbagliata".

Domenica al Friuli l'occasiobe di riscatto contro il Toro: "Avendo fatto due preliminari di coppa ha cominciato presto e con brillantezza nelle prime partite, ma poi ha avuto un po’ di difficoltà e ha concesso tanto, vedi la sconfitta col Lecce. Fatica a portare a casa i risultati, anche se l’organico è buono".

Sezione: Gli ex / Data: Mer 16 ottobre 2019 alle 18:52
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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