Pasquale Marino non ha mai dimenticato i tre anni ad Udine ed è andato ad assistere al match del Bentegodi di Verona tra Hellas ed Udinese insieme ad un dirigente del Vicenza. Al termine del match ha rilasciato una breve intervista a Udinese blog, nel corso della quale ha affrontato diverse tematiche: "In Friuli non mi sembrava vero di poter fare il mio mestiere tranquillamente, senza alcuna pressione ambientale. Quando giravo in città la gente era sempre rispettosa, potevo muovermi con la mia famiglia in massima libertà, un po' come succede a Vicenza". Un pensiero sul suo pupillo, Antonio Di Natale: "Rimane determinante per la squadra e sicuramente andrà in doppia cifra anche quest'anno. È venuto a trovarmi recentemente, mi è sembrato sereno. Lui e Thereau guideranno l'Udinese quest'anno. Il francese si è ritrovato dopo un momento non brillanrissimo e farà bene insieme a Totò. Come Sanchez mi auguro che Antonio torni presto in Nazionale anche se so che Conte guarda al futuro. Più realisticamente spero che Totò non smetta. Chi ama il calcio soffre quando smettono campioni come Baggio, Del Piero, Totti o Di Natale: senza di loro si perde lo spettacolo. Totò è un vantaggio perché non ha moduli di gioco preferiti, può giocare con ogni sistema. Basta averlo in campo per mettere in difficoltà gli avversari. Io posso assicurare che è il più forte giocatore che abbia mai allenato. Lo preferisco a Sanchez, Palacio e Gilardino: ha una tecnica senza eguali". Capitolo Udinese: "Non credo che l'Udinese abbia difficoltà a salvarsi perché ci sono squadre inferiori anche se ad esempio l'Empoli sopperisce alla qualità con un impianto di gioco ben collaudato". Sui ritorni di Felipe e Lodi: "Guidolin ha lavorato bene ed i rientri fanno bene alla squadra anche se ci sono giovani interessanti. Un nome? Silvan Widmer".
Sezione: Gli ex / Data: Mer 21 ottobre 2015 alle 16:30
Autore: Federico Mariani
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