Doveva essere la sua partita. Alexis Sanchez sognava di essere protagonista di Manchester United-Arsenal, la partita del suo recente passato e del turbolento presente. Invece, un infortunio muscolare nell’ultimo turno di campionato gli ha impedito di disputare il big match della quindicesima giornata. Il problema fisico è l’ultimo episodio negativo, a conferma che non si tratta di un gran momento per l’ex Udinese.

I numeri certificano la crisi in termini di rendimento. Era dalla stagione 2012/13 che il cileno classe 1989 non realizzava una sola rete dopo 12 partite tra campionato e Champions. Solitamente, la sua media realizzativa superava il gol a gara, ma in questa stagione, eccezion fatta, per il sigillo contro il Newcastle, Sanchez non riesce a gioire. Come sei anni fa, il Nino Maravilla sta convivendo con strappi muscolari e malanni di ogni sorta. Stop forzati che minano inevitabilmente il rendimento dell’attaccante. Tuttavia, se allora si poteva pensare ad un periodo di appannamento dettato anche dal cambiamento di squadra, sistema di allenamento e competizione, stavolta si ha la sensazione che le difficoltà non si limitino esclusivamente al quadro clinico. C’è l’amarezza per l’avventura con l’Arsenal, conclusa a gennaio nel 2018. C’è la pressione di dover dimostrare di reggere il paragone con i grandi che hanno indossato la leggendaria casacca numero 7 dei Red Devils. C’è l’intesa tutt’altro che decollata con il manager dello United, José Mourinho, e qualche insistente gossip su una vita sentimentale non serena. Di conseguenza, il rendimento del cileno è crollato. E già corrono voci di addio, prima smentite e poi riprese dai vari tabloid inglesi.

Sul capo del Nino piovono critiche. L’ex Arsenal e campione del mondo nel 1998, Emmanuel Petit, ha sarcasticamente affermato che all’Old Trafford si è presentato il fratello “sbagliato”, lontanissimo dal fuoriclasse ammirato in Friuli, in Catalogna e, a sprazzi, a Londra. Il Daily Mirror rincara la dose, facendo notare come, da quando si è consumato il trasferimento allo United, Sanchez abbia smarrito la sua esplosività, venendo battuto negli allenamenti sulla velocità da un Juan Mata acciaccato. Un'umiliazione che ha spinto il giornale a parlare di un giocatore arrivato al punto di rottura, anzi, ad un vero e proprio esaurimento psicofisico. Tempi duri per Alexis. Chissà se una risposta arriverà dal campo o, a gennaio, da un cambio d’aria tanto annunciato quanto, forse, auspicato dal diretto interessato.

Sezione: Gli ex / Data: Gio 06 dicembre 2018 alle 09:00
Autore: Federico Mariani
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