Il protagonista della nuova puntata di "A tu per tu giovanili", rubrica curata dalla redazione di Udinese Channel è Fabrizio Pratolino. Il giovane difensore centrale, cardine fisso della squadra complice lo sfortunato infortunio capitato al "titolare" Frison, si racconta ai microfoni del canale tematico.
 

Partiamo dalla sconfitta con il Cesena, ha interrotto una serie di risultati utili: "E' stata una vittoria meritata da parte loro, hanno giocato bene. Abbiamo buttato via il primo tempo, nella ripresa meglio ma sbilanciandoci abbiamo subito il 3-0. Per fortuna abbiamo segnato il gol della bandiera. In questo periodo ci sta, dopo 7 risultati utili consecutivi"

Qualche motivazione per questa sconfitta? "In settimana non ci siamo allenati tanto bene. La partita è stata tosta, era difficile da affrontare. Loro hanno sempre fatto risultato in casa, hanno perso in casa solo col Cittadella. Ci sta perdere qualche colpo dopo 7 risultati utili, proviamo a fare punti per avvicinarci alle grandi"

Credi che la posizione dell'Udinese sia giusta per quanto espresso sul campo? "Sì, per adesso sì. Ad inizio anno abbiamo sbagliato tanto, solo 7 punti. Qualche problema di gioco, non riuscivamo ad esprimerci ma abbiamo reagito. Col Chievo potevamo vincere ma l'espulsione di Berra ci ha condizionato un po', loro sono una grande squadra e ci hanno segnato"

Quest'anno sei stato chiamato più volte ad allenarti con la prima squadra: "E' sempre bello allenarsi in prima squadra, ci si può confrontare con giocatori di esperienza internazionale. E' bello allenarsi, sbagliare, farsi riprendere. Ringrazio il Mister che mi chiama ad allenarmi"

Un voto alla tua esperienza negli allenamenti con la prima squadra: "9... sono persone eccezionali, capita a noi di sbagliare e loro non si arrabbiano più di tanto, ci sono passati anche loro. Ci aiutano e ci consigliano"

Ripercorriamo la tua breve carriera: "Ho iniziato a giocare nel Donatello. 5-6 anni ho giocato lì, poi 2 anni all'Udinese. Poi sono tornato alla base per 2 anni con grandi successi e sono passato agli Allievi della Triestina"

Un allenatore che ti ha segnato particolarmente? "Direi Miano che mi ha allenato quando avevo 10 anni, mi ha allenato sul campo a 11. Mi ha spostato in mezzo alla difesa, gli devo tanto. (Miano fa ora parte dello staff dell'Udinese come collaboratore tecnico)"

Qualche persona importante per il tuo passaggio all'Udinese? "Il primo anno era un accordo tra Udinese e Donatello, alcuni giocatori passavano là. Quest'anno Angelo Trevisan mi ha richiamato sapendo che ero svincolato dalla Triestina"

Raccontaci della tua esperienza alla Triestina: "Il primo anno è stato bellissimo, ho giocato a livello nazionale. A gennaio sono passato in primavera, ho giocato a buon ritmo e ho avuto visibilità. L'anno scorso è stato difficile, si sentiva la mancanza della società. Sono stato convocato parecchie volte da Mister Galderisi, abbiamo raggiunto obiettivi importanti. In prima squadra c'era un clima difficile, problemi economici che fanno "perdere la testa", si pensava a quanto succedeva fuori dal campo. C'era rammarico per la retrocessione sul campo, ha dato la mazzata"

Ti ricordi il tuo esordio con la Primavera dell'Udinese? "La prima partita che ho giocato con la Primavera è stata la partita d'andata di Coppa Italia contro l'Ascoli, da difensore centrale. In campionato contro il Sassuolo, giocai da terzino destro. Cominciammo anche bene ma nella ripresa ci surclassarono"

Un pensiero per mister Mattiussi? "Il Mister è una grande persona. Parla tanto, ci spiega gli errori e le giocate da fare. Mi ha dato fiducia mettendomi al centro della difesa, ho reagito bene e lui è stato contento"

Il tuo primo gol, un gol "chiamato": "Avevo promesso il gol ai miei genitori la sera prima, mi sentivo bene sulle palle inattive già dagli allenamenti. In partita mi sono trovato lì e ho calciato, genitori e amici erano contenti" 

I tuoi rapporti con i compagni di squadra: "Ho legato con tutti, con Piotr (Zielinski), Frison, Siku. Anche con Enes (Hoxha) passo tanto tempo"

Un pensiero per il tuo "rivale" Frison che sta attraversando un momento difficile? "Frison è un grande amico, un grande compagno e un bravissimo calciatore. Non deve mollare mai, le occasioni arrivano e bisogna sfruttarle. Ha avuto molta sfortuna, ha questo problema al ginocchio e non si capisce cos'abbia"

I giocatori a cui ti ispiri? "Puyol e Samuel, difensori centrali con grande forza. Thiago Silva è il più forte attualmente"

Studi? Nella tua scuola ci sono altri talenti come te? "Sono l'unico che fa sport ad altri livelli. Vado al Liceo Scientifico Marinelli a Udine, scuola impegnativa ma per fortuna ho dei piccoli privilegi tipo la giustificazione delle assenze visto che è un campionato gravoso"

Cosa fai nel tempo libero? "Io torno a casa, studio un po' e quando posso esco con gli amici. La sera sto al Pc".

La prospettiva del finale di campionato? "Ci aspettano partite difficili. Nella prima parte di stagione abbiamo affrontato quelle sotto di noi, ora ci sono tutte le squadre forti e organizzate che punteranno al titolo nazionale. Ci impegneremo, fare punti con loro è una soddisfazione e ci sono sempre osservatori che prendono nota alle partite"

Per il futuro cosa vedi? "Il prossimo anno bisogna trovare un contratto o andare in un'altra società. Io spero di fare bene in questo finale e scegliere il meglio per il mio futuro, oltre a prendere il diploma. Spero in qualche buona proposta, voglio giocare a calcio a alti livelli, è il mio sogno"

Sezione: Giovanili / Data: Gio 14 marzo 2013 alle 11:09 / Fonte: Udinese Channel
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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