Dopo le streghe, ecco i fantasmi. Non è Halloween per l’Udinese, ma poco ci manca. Superata affannosamente la prova di Benevento con tanti punti interrogativi ed un solo mattoncino per la classifica, ecco un confronto monstre con l’Inter. I nerazzurri sono in piena corsa per agguantare un posto per la prossima Champions League. Insomma, non mancano le motivazioni per ottenere un buon risultato. Aggiungiamo anche il carico extra fornito ai meneghini dai veleni del derby d’Italia contro la Juventus. Lecito attendersi dunque una prova di grande carattere da parte dei ragazzi di Luciano Spalletti. Peraltro, il tecnico nerazzurro è uno degli ex di questa partita insieme a Samir Handanovic. Due spettri del passato che bussano alla porta dei friulani alla ricerca di punti.

Il problema è che l’Udinese non può concedersi atti generosi ed ulteriori regali. Sperperando occasioni e gran parte del vantaggio costruito nella prima parte della stagione, i bianconeri si sono ritrovati a guardarsi le spalle con grande timore, improvvisamente consapevoli di non potersi permettere ulteriori passi falsi. Le quattro lunghezze che mantengono la formazione di Igor Tudor sopra la zona retrocessione sono molto più fragili di quanto possa sembrare. Basta un’altra giornata storta e la prospettiva torna a farsi ulteriormente inquietante.

Serve un successo, poco da fare. E non è così impensabile da ottenere. I bianconeri erano riusciti a piegare al San Siro nella gara di andata l’armata interista, fino a quel momento imbattuta. Un’altra Udinese, certo, ma anche un’altra Inter. Insomma, non c’è motivo per non essere fiduciosi o perlomeno battaglieri. A meno che non si sia già deciso di non voler più lottare fino in fondo, affidandosi al destino e ai risultati altrui. Questa sarebbe la peggior sconfitta, confermando una sensazione già emersa negli ultimi due mesi: al momento, i bianconeri non hanno uno spirito. Sembrano inermi di fronte a tutto ciò che accade. Passano in vantaggio e poi vengono rimontati, subiscono gol e non accennano una reazione. Poche volte hanno dimostrato il contrario in questo 2018 da incubo, coronato da un girone di ritorno da zona retrocessione, con soli 7 punti racimolati. Per capirci, il Benevento, ultimo in classifica, ne ha ottenuti il doppio. Segno di una combattività mancante. Ora è giunto il momento di mettere da parte la sfiducia e di rialzarsi definitivamente. In alternativa, non resterà che sperare in congiunture astrali favorevoli.

Sezione: Focus / Data: Sab 05 maggio 2018 alle 13:00
Autore: Federico Mariani
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