Bologna-Udinese è anche sfida nella sfida tra rivelazioni. Entrambe le squadre hanno disputato una stagione positiva, con la salvezza acquisita con largo anticipo. Nel loro campionato, ci sono due giocatori capaci di stupire particolarmente per l’adattamento alla massima categoria e le ottime prestazioni offerte sul terreno di gioco. Si tratta di Simone Verdi per i rossoblù e Rodrigo De Paul per i bianconeri.

Il primo viene dal pavese. Nato a Broni il 12 luglio 1992, dopo tanta gavetta, è approdato in Emilia con la speranza di consacrarsi definitivamente. Detto e fatto: a suon di gol spettacolari, il giovane talento si è fatto notare, diventando effettivamente uno dei migliori interpreti in casa felsinea. Donadoni lo ha impiegato sia come trequartista sia come esterno offensivo. I risultati sono stati brillanti in entrambi i casi ed ora Simone è diventato il punto di riferimento del Bologna insieme a Dzemaili e Destro. La partenza è stata straordinaria, ma, dopo l’infortunio alla caviglia, ha faticato parecchio a riprendersi. Ora, nel finale di stagione, vuole chiudere bene e riprendersi definitivamente il “suo” Bologna.

Di Rodrigo De Paul tutti i tifosi friulani ne conoscono l’avventura in bianconero. Quanta fatica nei primi mesi! Quanto è stato complesso adattarsi ad un calcio radicalmente diverso rispetto a quello praticato finora! Eppure l’argentino classe 1994 ha saputo imparare dalle delusioni e dalle giornate no, diventando un punto di forza per l’intera squadra. Bene in avanti come esterno nel tridente di Delneri, ma anche in fase di copertura. È maturato molto e si è notato. Quella maglia numero 10 non fa più così tanta paura adesso, non è troppo ingombrante. Non è un peso. È uno stimolo a migliorarsi ancora, gara dopo gara. Oggi c’è una nuova chance per dimostrarlo. De Paul non vuole steccare.

Sezione: Focus / Data: Dom 30 aprile 2017 alle 11:00
Autore: Federico Mariani
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