L'Udinese esce dal turno infrasettimanale con una sconfitta contro la Lazio di Simone Inzaghi, ma la prestazione dei ragazzi di Velazquez è stata apprezzata da quasi tutta la tifoseria, che a fine partita ha ricoperto la squadra di applausi e cori, a testimoniare il ritrovato feeling tra pubblico, giocatori, allenatore e dirigenza. La certezza è che la sconfitta sia assolutamente immeritata per i bianconeri, ma da quanti anni era che non si vedeva una reazione simile dopo due schiaffoni subiti nel giro di 5 minuti? Gli ultimi venti minuti dell'Udinese sono stati quasi commoventi, sotto di due gol la compagine friulana si è riversata davanti mettendo in campo tutte le gocce di sudore a disposizione, riaprendo la partita con la prodezza di Nuytinck e sfiorendo a più riprese il gol del pareggio che solo uno Strakosha in formato Buffon ha evitato. 
L'unico piccolo rammarico può essere relativo al primo tempo, quando forse l'Udinese avrebbe potuto osare di più a livello offensivo, ma di fronte c'era al momento la terza forza del campionato e, seppur senza Immobile e Milinkovic, lasciare campo a gente come Luis Alberto e Correa poteva essere rischioso se non addirittura deleterio.

Gli episodi hanno fatto vincere la Lazio, che poche volte si è vista mettere sotto come negli ultimi venti minuti della sfida della Dacia Arena, cuore, grinta e carattere, esattamente gli ingredienti che nella passata stagione sono mancati ai bianconeri. Da questi tasselli fondamentali Velazquez sta costruendo questa Udinese, che per ora non può non piacere e anche una sconfitta fa rendere orgogliosi e soddisfatti i propri tifosi, migliorare si può, ma dopo sei partite nessuno si aspettava di vedere già questo spirito di squadra e attaccamento alla maglia, grazie ragazzi, grazie Julio, giocando così i fischi della passata stagione resteranno solo un brutto ricordo. 

Sezione: Focus / Data: Gio 27 settembre 2018 alle 17:00
Autore: Stefano Fabbro
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