Cara Udinese, abbiamo un problema. Si chiama astinenza da gol. Lo dicono i numeri: in questo avvio di 2017, le reti realizzate sono state solamente 3, una contro l’Inter e due contro il Milan. Un bottino decisamente magro. Inoltre, nemmeno la difesa è stata esente da errori, visti gli 8 palloni raccolti in fondo alla rete da Karnezis. Cifre che non sono lusinghiere, specialmente se si pensa che nel nuovo anno sono state disputate 6 gare. Dunque la media è di un 1 gol realizzato ogni due gare e di poco più di una rete incassata a partita.

Certamente il blasone di avversari come Inter, Roma o Fiorentina giustifica le sconfitte e questi numeri. Non si può nemmeno pensare di riuscire a ripetere l’impresa del match contro il Milan. Tuttavia, è altrettanto vero che l’Udinese fatica a concretizzare quanto di buono produce con il suo gioco. Le idee ci sono, il sistema attuato da Delneri funziona, ma le azioni non si tramutano in gol. Mancano gli attaccanti. In questo avvio di 2017, hanno trovato la via della rete solamente Jakub Jankto, Cyril Thereau e Rodrigo De Paul. Il primo è un centrocampista e non è noto per il suo fiuto del gol, pur mettendo tanta corsa e tanto impegno in mezzo al campo. Il francese non sta brillando, sembra finito il magic moment e sotto porta non ha la stessa lucidità di qualche settimana fa. Per l’argentino la rete è stata una liberazione, ma non è riuscito a dare continuità a questo risultato.

Manca all’appello Duvan Zapata, finito ora nel mirino delle critiche. Il centravanti colombiano classe 1991 sta attraversando un momento difficile. Non riesce ad essere lucido negli ultimi metri e, quando sembra essere in giornata, si trova di fronte un avversario difficilmente superabile. Certamente, il sudamericano può sempre lamentare lo scarso apporto di palloni giocabili che talvolta è costretto a difendere. Questo è un limite della squadra, un aspetto su cui lavorare. Allo stesso modo, Delneri dovrà riflettere su come risollevare il proprio attacco, a partire da Zapata. Perché il primo passo per un reparto offensivo competitivo è proprio la resurrezione sportiva del proprio numero 9.
 

Sezione: Focus / Data: Lun 13 febbraio 2017 alle 09:30
Autore: Federico Mariani
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