Ripartire. Questo è il verbo con cui tutte le formazioni di Serie A si avvicinano al week end che segna l’inizio del girone di ritorno. Per l’Udinese, come per le squadre della zona bassa della classifica la ripartenza non è solo importante, ma fondamentale. Il campionato inizia il giro di boa ed ora qualsiasi errore può diventare decisivo.

La sfida contro il Parma è un test di affidabilità piuttosto importante. I friulani sono reduci da 3 risultati utili consecutivi: 2 pareggi ed un successo. Fare punti per la quarta gara di fila consoliderebbe la classifica, allontanando parzialmente il baratro, distante, per ora, cinque punti. Ancora più importante sarebbe conquistare il massimo della posta in palio. Innanzitutto bisogna dimostrare di essersi messi alle spalle il 2018 da incubo, con i soli 31 punti racimolati in tutto l’anno. Un bottino misero. Inoltre, c’è un altro dato allarmante: l’Udinese non vince due gare consecutive dal maggio 2018, quando i friulani superarono Hellas Verona e Bologna. Con quei sei punti arrivò la salvezza. Ne serviranno 22 in questo girone di ritorno per sperare in una classifica più confortante.

Per raggiungere questo obiettivo, i friulani si appoggeranno al Diez, Rodrigo De Paul, apparso più che mai l’uomo della Provvidenza nella prima parte di stagione. Sarà lui a dover trascinare i compagni nella lotta per la salvezza. Occhi puntati anche su Kevin Lasagna, chiamato a mantenere il suo trend nel girone di ritorno che lo vede grande protagonista. E poi c’è curiosità attorno a Stefano Okaka. L’Udinese ritrova una prima punta effettiva e non adattata. Sarà in grado di garantire il giusto apporto di gol? Attraverso le loro prodezze passerà il futuro bianconero.

Sezione: Focus / Data: Ven 18 gennaio 2019 alle 12:30
Autore: Federico Mariani
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