Con la seconda metà di stagione oramai iniziata, l'Udinese è sempre più in crisi. Lo dicono i risultati, lo dice la classifica (solo un punto sulla zona retrocessione), lo dice la mancanza di gioco. Nelle ultime partite si è vista una squadra spenta, senza idee, anche se forse le ultime due partite disputate sono state le meno peggiori di questa crisi. Prima il pareggio con la Fiorentina, poi la sconfitta con il Torino che poteva valere almeno un punto, se ci fosse stata la giusta dose di fortuna, visto il rigore sbagliato da De Paul e il gol annullato, quello di Okaka meno netto di quanto potesse sembrare al Var.

Proprio l'ultimo arrivato sembra colui che potrebbe realmente dare una scossa forte ad un ambiente che ha perso, o forse quest'anno non ne ha mai avute, vere motivazioni per lottare contro ogni squadra. Perchè oggettivamente la rosa bianconera è superiore ad alcune squadre che la precedono in classifica. Parlavamo dunque di Stefano Okaka, arrivato all'Udinese con un ruolo che forse non conosceva bene nemmeno lui: titolare al posto di Lasagna o riserva dell'attaccante italiano? In coppia con KL15 o in tandem con Pussetto?

Nelle prime quattro partite disputate dall'attaccante, la risposta alla domanda precedente non è stata sempre la stessa: nella prima partita in casa contro il Parma, in cui ha anche segnato, Okaka ha giocato al fianco di Lasagna. Nella partita successiva invece il partner d'attacco del giocatore arrivato in prestito dal Watford è stato De Paul, che è stato avanzato da Nicola. Nella partita con la Fiorentina è subentrato nel secondo tempo al posto dell'argentino, per giocare di fianco a Pussetto, che è stato il suo compagno d'attacco anche nell'ultima partita.

"Voglio riportare l'Udinese dove merita": aveva esordito così Okaka alla sua presentazione il 9 gennaio scorso, lui che nella prima parte di stagione in Premier aveva collezionato solamente 22 minuti totali. Poco, quasi nulla per un giocatore abituato a segnare. Ma la sua determinazione e le sue qualità fisiche hanno convinto la dirigenza bianconera a dargli una possibilità. Ora sta a Nicola valorizzarlo al massimo, perché nelle prime quattro partite da lui disputate ha dimostrato di poter essere una risorsa importante per la squadra al fine di raggiungere la salvezza. E proprio a Torino ha convinto, risultando essere tra i migliori. Spalle alla porta il pallone non glielo togli, di forza può spaccare la difesa e anche in zona gol sa farsi sentire. Quel tiro all'angolino, quella gioia strozzata in gol dall'arbitro Guida, gridano ancora vendetta. Ma se Okaka è questo siamo sicuri che i gol arriveranno. Magari avercelo avuto prima, sicuramente la classifica sarebbe stata diversa. 

Un dubbio ormai è sciolto: Okaka deve giocare. Il secondo, ancora enigmatico, è: al posto di chi? Con chi?

Una cosa è certa: tutto dipende dalla posizione che occuperà De Paul che, nonostante il suo periodo negativo, sembra essere per Nicola insostituibile. Se dunque l'argentino giocherà in avanti, ecco che i dubbi son finiti, con il centrocampo che ormai lo si conosce a memoria. Se invece Nicola deciderà di schierare l'argentino a centrocampo, come nelle ultime partite da mezz'ala, le possibilità sono due: o Lasagna, o Pussetto, o perchè no Teodorczyk?

Con Lasagna e Teodorczyk le cose sembrerebbero però un pò complicate, dato che tutti e tre sono delle punte centrali, quindi abituati agli stessi movimenti e potrebbero calpestarsi i piedi. Con Pussetto invece, ala destra naturale, ci potrebbe essere lì davanti il giusto mix tra cattiveria e fantasia, due delle qualità che nel reparto offensivo bianconero quest'anno sono davvero mancate.

L'ultima parola non è però ancora detta, e noi un pò ancora ci crediamo.

Sezione: Focus / Data: Mar 12 febbraio 2019 alle 17:12
Autore: Federico Calabrese
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