Una nuova stagione bussa alle porte e per l’Apu Old Wild West è giunto il tempo di confermare anche in campionato quanto di buono mostrato in Supercoppa. L’esordio stagionale in A2, girone Est ovviamente, si terrà lontano dal Carnera, e metterà subito alla prova quella tenuta mentale e fisica che, nella passata stagione, era completamente mancata nelle partite in trasferta. Il primo esame per la squadra di Ramagli sarà quello del PalaMaggetti, dove i Roseto Sharks stanno cercando di allestire, per una stagione ancora, una squadra giovane ma capace di sorprendere, come già accaduto l’anno scorso quando, sotto la guida di coach D’Arcangeli, gli abruzzesi raggiunsero i playoff. L’obiettivo di quest’anno, tuttavia, non può che rimanere lo stesso della passata stagione, ovvero la salvezza, da raggiungere quanto prima. Roseto ha perso giocatori di spessore, rimpiazzandoli con atleti dal buon potenziale e, nel rispetto della nuova filosofia degli Sharks, dalla giovane età.

L’età media dei rosetani sfiora i 22 anni, basti pensare che, tolto il goriziano classe 1981 Simone Pierich, chiamato a fare da chioccia anche quest’anno, il roster conta dieci giocatori nati dal 2000 in su e altri quattro giocatori nati tra il 1995 e il 1999. E’ del 1995, in particolare, l’unico americano della rosa, Khadeem Lamb Lattin, un centro dall’atletismo e dalla fisicità fuori dalla norma in arrivo dalla G-League. Molte speranze saranno riposte poi in Pierfrancesco Oliva che ha affrontato l’esperienza collegiale negli USA, stanziato a St. Joseph e reduce da un grave infortunio al ginocchio al suo ultimo anno. Il suo rientro in Italia è nota lieta e, Roseto più di chiunque altro, si augura che il ragazzo classe 2002 torni a mettere in mostra le sue migliori caratteristiche. Il vero valore aggiunto di questa squadra rimane, tuttavia, proprio coach D’Arcangeli che l’anno scorso ha completato una stagione più che brillante, rendendo la sua Roseto una autentica mina vagante e aiutando i suoi giocatori più giovani nel loro percorso di crescita, con i risultati che già conosciamo. Udine l’anno scorso vinse senza troppi problemi in casa, grazie anche a 20 punti di un Powell per una volta in spolvero. Al ritorno la musica cambiò, e non poco, con Roseto che arrestò a quattro il filotto di vittorie del primo Martelossi, quello incominciato dopo il clamoroso successo sulla Fortitudo. L’altro precedente del PalaMaggetti sorride però ai friulani, con un 63-91 dell’ottobre 2017 in cui furono ben sei i giocatori in doppia cifra dell’allora Apu di coach Lardo.

Roseto, a differenza di Udine, arriva alla sua prima di campionato con tre risultati negativi raccolti in Supercoppa, dove non ha mai segnato più di 66 punti. Questi precedenti rendono, se possibile, ancora più complicato per coach Ramagli trovare le giuste motivazioni per affrontare una squadra che, anche sulla carta, pare essere inferiore all’Apu. Inaugurare la stagione con un successo, esterno addirittura, dovrebbe essere obiettivo più che sufficiente per vedere in campo il giusto atteggiamento. Nel frattempo godiamoci questi ultimi attimi d’attesa prima dell’avvento di una nuova stagione di A2, che ci auguriamo essere provvida di soddisfazioni.

Sezione: Focus / Data: Ven 04 ottobre 2019 alle 11:04
Autore: Francesco Paissan
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