Più andiamo avanti con l’analisi al microscopio della situazione attuale dell’Udinese e più, malauguratamente stavolta, ci sembra di aver ragione. L’Udinese del tempo corrente è una squadra che produce belle trame, ma che ha un solo problema. Il suo livello di concretizzazione è a dir poco nullo. E a questo punto il fatto che sia giunto ad Udine un altro puntero passato per il Watford, che avrà tutte le ottime credenziali possibili a questo mondo ma deve entrare in forma, è un fatto del tutto relativo. Se la davanti non trovi le esatte sinergie atte a buttarla dentro i punti non li fai, e quindi questa Udinese almeno che non scaldi i motori nel breve volgere di una quindicina di giorni è destinata a guardare dall’alto verso il basso il baratro spaventoso che conduce dritto nella serie inferiore. All’intorno squadra servirebbero nuove idee, nuovi uomini e perché no, nuovi fondi. E in questa ottica una possibilità concreta di crescita è data dalla presenza di una offerta che porterebbe all’ingresso in società di un nuovo, discretamente facoltoso e “potente”, socio.

Trattasi del Massimo Blasoni che entrando in società si porterebbe dietro altri soci in affari e garantirebbe nuova liquidità e quindi nuovi “sereni orizzonti” alla realtà sportiva bianconera. E quindi trattasi di una possibilità da prendere in seria considerazione, perché rinfrescare l’ambiente delle zebrette serve come il pane sulla tavola. Anche perché, considerando la situazione sussistente dal punto di vista sociologico, lo sprofondo nero che sta colpendo l’Udinese in queste ultime settimana potrebbe insinuare pericolosi malumori nell’ambiente bianconero. Quindi invitiamo caldamente l’ambiente tutto a farsi prossimo alla squadra e a sostenerla nonostante il denso periodo di “vacche magre”. Nel momento peggiore dell’Udinese, dopo anni di discreta permanenza nella serie maggiore, non è proprio il caso di sfaldare l’ambiente. Questo perché ciò significherebbe mandare in confusione chi va in campo in una maniera ed in una misura che potrebbe significare la difficilmente reversibile caduta del palco, con l’ovvia conseguenza di un rovinoso scivolone nella serie cadetta che non si verifica da lunghi anni. Ognuno quindi si prenda il suo carico di responsabilità caricandosi sulle spalle le sorti della squadra, perché da questa situazione si può uscire soltanto con l’impegno di tutte le parti in causa...

Sezione: Focus / Data: Mer 30 gennaio 2019 alle 17:00
Autore: Valentino Deotti
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