Continua la ripresa dell’Udinese anche sul campo dell’Empoli. I friulani hanno disputato una buona prova, mettendo in mostra un gioco attento ed accorto, puntando a difendersi per poi ripartire. Da un contropiede è nato il gol del vantaggio, firmato dal tandem Matos-Zapata. Ottima la prova del nuovo acquisto: il brasiliano ha dato un grande apporto alla causa, dimostrando di possedere una discreta tecnica ed una valida personalità. Perfetto il movimento con cui si è smarcato in occasione del vantaggio, prima di servire l’assist per la rete di Duvan Zapata: l’impatto con la nuova realtà è stato sicuramente positivo anche se si potrà dare un giudizio vero sul giocatore solamente tra qualche gara.

Nel finale del match si sono visti i limiti della squadra che non ha saputo gestire il vantaggio ed ha commesso diverse leggerezze, sbagliando in varie situazioni per sufficienza o eccesso di sicurezza. Emblematico come l’Udinese abbia regalato il rigore ai padroni di casa: una dormita collettiva dei difensori ha fatto sì che il pallone attraversasse indisturbato l’area prima di arrivare sui piedi di un giocatore avversario, poi fermato fallosamente. E per fortuna che tra i pali c’è quel gatto di Karnezis! Dopo le critiche per le brutte prestazioni contro Juventus e Palermo, il portiere greco torna protagonista. Straordinario il suo intervento di piede, a blindare il vantaggio, ad illudere i friulani che nonostante gli svarioni difensivi il successo fosse a portata di mano. Ma nelle ultime partite l’Udinese pare aver sviluppato un forte autolesionismo: così, dopo lo scampato pericolo, ecco l’errore nell’ultimo minuto di recupero, con Piris che si perde Pucciarelli, autore del gol del pareggio. Una beffa, guardando il momento in cui è arrivato il pari, un risultato giusto se si osserva l’intera gara.

L’Udinese può sicuramente essere soddisfatta di essersi ritrovata dopo alcune brutte prestazioni. La strada per tornare grandi è ancora lunga. Al momento è importante riassaporare il gusto della vittoria ed aumentare l’autostima di un gruppo che vive di continui alti e bassi. Purtroppo continua a persistere questa Udinese dal doppio volto, simile alla Penelope dell’Odissea che fa e disfa continuamente la propria tela: troppo spesso i friulani rovinano quanto di buono hanno realizzato nel corso della gara, vanificando ottime prestazioni con errori grossolani e gestioni della situazioni troppo approssimative. È una tendenza che dura da diverso tempo ed un difetto che sembra resistere nei mesi. Rimuoverlo sarà il primo grande passo per diventare grandi.
 

Sezione: Focus / Data: Gio 04 febbraio 2016 alle 11:30
Autore: Federico Mariani
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