La parola “crisi” non sembra allontanarsi dall’Udinese. Nonostante la boccata d’ossigeno portata da Davide Nicola, con i quattro punti in tre gare, la classifica continua a far paura. Spaventa la zona retrocessione, distante solamente due lunghezze, con l’ultima casella del baratro occupata dal Bologna uscito vincitore dallo scontro diretto con i friulani. Peraltro, i 13 punti accumulati finora sono il bottino più misero nel cammino fino alla quindicesima giornata degli ultimi cinque anni. Nonostante l’ottimo avvio nelle prime due gare, i bianconeri hanno peggiorato lo score della stagione precedente, fermo a quota 15, a sua volta, fino ad allora, il percorso più povero.  Sempre prendendo in analisi le prime quindici gare degli ultimi cinque campionati, si nota come l’Udinese sia in continuo calo di punti racimolati: si è passati dai 21 punti della gestione Stramaccioni ai 18 del biennio successivo con in panchina Colantuono, Delneri e Oddo. Un trend allarmante.

E poi preoccupa un altro dato: il numero di gol segnati. Infatti, fino ad oggi, i bianconeri hanno realizzato solamente 13 reti, ben 8 in meno rispetto alla scorsa annata. Ed è il peggior dato dell’ultimo quinquennio, superando il misero bottino del 2015/16, quando i friulani andarono in gol per 14 volte. È evidente che, dunque, c’è un problema in fase offensiva. Sorprende ancora di più notare che il miglior realizzatore è stato finora Rodrigo De Paul, con 6 centri. Il “Diez” sta mostrando tutto il suo valore, rivelandosi il vero trascinatore della squadra a suon di assist e reti. Eppure, non dovrebbe essere solo lui, esterno con movenze da trequartista, a caricarsi sulle spalle la fase realizzativa. Dovrebbe esserci un numero 9, un attaccante di peso, il classico bomber determinante nel finalizzare il lavoro della squadra. Eccezion fatta per il solito Kevin Lasagna, il reparto avanzato friulano mostra grandi limiti. Di Vizeu, puntero brasiliano dai grandi colpi in patria, nessuna traccia, mentre Ignacio Pussetto ancora paga l’adattamento al nuovo campionato. Ed il rendimento ne risente. Ora serve il cambio di ritmo per regalare almeno il medesimo risultato delle ultime stagioni: la salvezza.

Sezione: Focus / Data: Ven 14 dicembre 2018 alle 09:00
Autore: Federico Mariani
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